Estero

Trovata in Spagna ragazza svizzera segregata e rapita dal padre

L'uomo, sotto tutela delle autorità, è riuscito a fuggire con la figlia 17enne, cresciuta nei boschi della Confederazione senza contatti con la civiltà

In sintesi:
  • Entrambi i genitori della ragazza soffrirebbero di problemi di salute mentale
  • Il padre si è sempre opposto a tutte le istituzioni e strutture sociali, motivo per cui era stato classificato come ‘pericoloso’ per i suoi figli
Immagine di archivio
(Depositphotos)
10 maggio 2024
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Una ragazza svizzera di 17 anni, cresciuta dal padre assieme alle sorelle nei boschi della Confederazione senza avere contatti con la civiltà, è stata scoperta lo scorso marzo nella cittadina di Coín, nel Sud della Spagna. A causa del forte rischio di rapimento da parte del genitore, la giovane è stata affidata a una struttura specializzata.

La notizia, riportata oggi dal Blick che cita media spagnoli, è stata confermata alla Keystone-ATS dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Stando al quotidiano zurighese, i fatti risalgono allo scorso 18 marzo, quando alcuni agenti della Polizia comunale di Coín hanno visto i due – la ragazza e il padre – sporchi e malvestiti nascondersi dietro a un'automobile in cattive condizioni, che costituiva verosimilmente la loro casa.

I due sono stati portati alla centrale di polizia: in seguito a controlli internazionali è stata trovata una segnalazione urgente delle autorità svizzere registrata dall'ufficio SIRENE (acronimo dell'inglese Supplementary information request at the national entry, richiesta supplementare d'informazione all'entrata nel Paese), in base alla quale la minore sarebbe in grave pericolo.

La Procura spagnola e i servizi di protezione dei minori della provincia di Malaga hanno immediatamente contattato i colleghi elvetici ed hanno scoperto che la 17enne, assieme alle sue sorelle, è stata cresciuta dall'uomo in un bosco in Svizzera, confinata e isolata da ogni forma di civiltà. Entrambi i genitori soffrirebbero di problemi di salute mentale.

Il padre si è sempre opposto a tutte le istituzioni e strutture sociali, motivo per cui era stato classificato come "pericoloso" per i suoi figli ed era sotto la tutela delle autorità. Tuttavia è riuscito a fuggire con l'adolescente.

Dopo il fermo da parte della polizia di Coín, la ragazza è stata inizialmente affidata a un centro di protezione per minori a Malaga. La preoccupazione maggiore è quella legata alla sua salute fisica e psichica: dal rapporto delle autorità elvetiche non ha praticamente mai avuto accesso a cure mediche. Nel frattempo è stata rimpatriata, secondo quanto indicato a Keystone-ATS dal DFAE.

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