Estero

I troll russi cercarono di minare il sostegno Usa a Kiev

Secondo documenti interni del Cremlino in mano al Washington Post, Mosca cercò di influenzare l'opinione pubblica attraverso fake news e post sui social

Immagine di archivio
(Keystone)
8 aprile 2024
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I troll russi prendono di mira il supporto degli Stati Uniti all'Ucraina. Secondo documenti interni del Cremlino ottenuti da un servizio di intelligence europeo ed esaminati dal Washington Post, quando il presidente Joe Biden ha proposto altri 24 miliardi di dollari in finanziamenti per Kiev in agosto, Mosca si mosse per minare il sostegno al disegno di legge.

La campagna – secondo i documenti visionati dal Wp – cercò di influenzare il Congresso e altri dibattiti politici per alimentare il sentimento anti-ucraino.

Strateghi politici e troll legati al Cremlino hanno scritto migliaia di articoli con notizie inventate, post sui social media e commenti che promuovono l'isolazionismo americano, diffondono la paura per la sicurezza delle frontiere e tentano di amplificare le tensioni economiche e razziali negli Stati Uniti. Ad esempio, spiega il quotidiano, uno degli strateghi ha incaricato un impiegato di una troll farm di scrivere un commento di "non più di 200 caratteri a nome di un residente di un sobborgo di una grande città".

Fingendo di essere un americano che "non sostiene gli aiuti militari che gli Stati Uniti stanno dando all'Ucraina, ritiene che il denaro dovrebbe essere speso per difendere i confini dell'America e non quelli dell'Ucraina, e pensa che le politiche di Biden stiano portando il Paese al collasso". I documenti forniti al Wp – più di 100 e risalenti a un periodo che va da maggio 2022 ad agosto 2023 – fanno parte di una serie di fughe di notizie che ha permesso di analizzare gli sforzi paralleli di Mosca per indebolire il sostegno all'Ucraina in Francia e Germania.

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