Giappone

‘La sicurezza c'è: quei reattori non si fermano’

La centrale nucleare nel centro del Giappone potrà continuare a produrre energia: respinta la richiesta di un gruppo di residenti

Nell’occhio del ciclone
(Keystone)
30 marzo 2024
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Un tribunale giapponese ha respinto la richiesta di un gruppo di residenti nel Giappone centrale di sospendere cinque reattori nucleari gestiti dalla Kansai Electric Power, considerati obsoleti e motivo di preoccupazione in materia di sicurezza.

Nello specifico la Corte distrettuale di Fukui ha negato le ingiunzioni di fermare il reattore numero 3 dell'impianto di Mihama, e i reattori numero 1 e 4 della centrale di Takahama, entrati in funzione tra il 1974 e il 1985 e situati nella prefettura omonima, sulla costa del Mar del Giappone.

Nel pronunciare la sentenza, il giudice Yasushi Kato ha dichiarato che la corte non ha trovato fondamentali motivi per ritenere che i reattori possano costituire un pericolo per la popolazione locale, spiegando che gli standard di sicurezza dell'impianto sono stati aggiornati ai criteri più stringenti entrati in funzione dopo la catastrofe di Fukushima del marzo 2011, così come i fattori dell'ubicazione della centrale sono stati valutati in modo appropriato.

L'unità numero 3 di Mihama, inaugurata nel 1976, è diventata nel 2021 la prima centrale nucleare del Paese a funzionare oltre il periodo di servizio di 40 anni inizialmente imposto dal governo all'indomani della catastrofe del 2011. Il periodo di servizio dei reattori è stato successivamente esteso a 60 anni o più a lungo nel 2023 dall'attuale esecutivo del premier Fumio Kishida, a condizione che vengano apportati sufficienti miglioramenti alla sicurezza.

Attualmente sono 12 le centrali nucleari riavviate a partire dal 2011, e altre cinque sono state autorizzate a ripartire. Altri 10 reattori sono ancora in una fase di ispezione per un eventuale ripresa delle operazioni, e 24 - tra cui 10 reattori della Tepco nella prefettura di Fukushima, sono in fase di smantellamento.

Prima dell'incidente di Fukushima, il nucleare generava circa il 30% del fabbisogno energetico del Paese.

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