Medio Oriente

I danni ai cavi nel Mar Rosso colpiscono il 25% del traffico web

I fornitori di servizi costretti a reindirizzare circa un quarto delle connessioni. Sotto accusa, per i danneggiamenti, gli Houthi, che negano

Una nave nel Mar Rosso
(Keystone)
4 marzo 2024
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I danni ai cavi sottomarini nel Mar Rosso stanno interrompendo le reti di telecomunicazione globali e costringendo i fornitori di servizi internet a reindirizzare circa un quarto del traffico tra Asia, Europa e Medio Oriente. Lo riporta la Cnn.

Secondo la società di telecomunicazioni di Hong Kong HGC Global Communications, il 25% del traffico tra Asia ed Europa, nonché Medio Oriente, è stato colpito, ha affermato la società in una nota. La società ha affermato che sta reindirizzando il traffico per ridurre al minimo i disagi per i clienti e sta anche "estendendo l'assistenza alle aziende interessate".

Hgc non ha detto come i cavi fossero stati danneggiati o chi fosse il responsabile.

La distruzione arriva settimane dopo che il governo ufficiale yemenita aveva avvertito della possibilità di un attacco ai cavi da parte dei ribelli Houthi sostenuti dall'Iran, che hanno già interrotto le catene di approvvigionamento globali attaccando navi commerciali nel Mar Rosso.

I rapporti della scorsa settimana del quotidiano israeliano Globes suggerivano che dietro il danno ai cavi ci fossero gli Houthi. Il leader ribelle yemenita Abdel Malek al-Houthi aveva negato le accuse. "Non abbiamo intenzione di prendere di mira i cavi marittimi che forniscono internet ai Paesi della regione", aveva affermato.

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