Sabrina Chicchi, insegnante di Massarosa (Lucca), vuole rendere merito al gesto di nonno Alfonso che nel 1943 li nascose durante una perquisizione.
Si è rivolta a un avvocato per rintracciare i discendenti di tre giovani ebrei che il nonno nascose in un deposito di materiali edili stradali durante una perquisizione di soldati tedeschi. È la storia di Sabrina Chicchi, insegnante di Massarosa (Lucca) che, sollecitata dai figli a distanza di molti anni, vuole rintracciare i discendenti dei tre giovani che il nonno materno, Alfonso Baroni, deceduto nel 1989, nascose durante una perquisizione dei soldati tedeschi nel 1943, a Viareggio (Lucca). I tre, grazie al gesto dell'uomo, riuscirono a salvarsi. "I giovani – racconta la nipote – erano componenti di una famiglia di commercianti viareggini, che finita la guerra proseguirono a lavorare in città". E ora, a distanza di tanti anni, per rendere merito al gesto del nonno, la nipote ha voluto che fosse resa nota la storia, con la speranza che possa riuscire a conoscere, anche se a distanza di tanto tempo, qualcuno dei discendenti della famiglia dei giovani salvati dal nonno.