laR+ Confine

Due progetti per migliorare la mobilità di frontiera

I lavori sono realizzati dal politecnico di Milano in collaborazione anche con la Supsi. Si punta a monitorare meglio la situazione

Possibile miglioramento per il futuro
16 maggio 2024
|

Tema caldo, anzi sempre più caldissimo, quello del traffico a ridosso della frontiera. A calmierare la situazione sono stati istituiti due progetti per affrontare le sfide alla mobilità poste dal turismo di massa tra Italia e Svizzera e dai frontalieri.

Si punta a migliorare l’attrattività locale

A sostenere i progetti c’è l’Agenzia per il trasporto pubblico locale del bacino di Como, Lecco, Varese: due progetti di Interreg che coinvolgono le province di Como, Lecco, Sondrio e Varese e anche il Ticino. Il primo progetto è denominato ‘Data Quality for Discovering Local Amenities’, ed è promosso dal Politecnico di Milano – Polo di Lecco, dalle Province di Como, Lecco e Sondrio e dalla Città Metropolitana di Milano, oltre che dalla Supsi. Il secondo progetto è denominato “Smile – Strategia per la Mobilità Leggera in provincia di Varese, Como e Canton Ticino” e ha per capofila italiano la Provincia di Varese e dal lato svizzero il Ticino. In entrambi i casi, vengono affrontate le sfide poste dal turismo di massa nelle regioni di confine tra Italia e Svizzera, mirando a fornire alle amministrazioni locali strumenti efficaci per il monitoraggio e la gestione dei processi decisionali, con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità turistica e migliorare l’attrattività locale gestendo le risorse e i servizi in maniera efficace.

Il progetto Smisto sarà implementato

Un progetto che rappresenta un approccio innovativo e integrato al turismo, al trasporto e allo sviluppo economico locale, senza dimenticare gli oltre 75mila transiti giornalieri dei lavoratori oltre confine. A favore di tali spostamenti, peraltro, con gli Enti capofila di Regione Lombardia, del Cantone e con il supporto operativo dell’Agenzia era già stato completato il progetto Interreg Smisto – Sviluppo della mobilità integrata e sostenibile tra Ticino e Lombardia, che aveva indicato e condiviso percorsi di trasporto pubblico locale sostenibili a favore dei lavoratori, per i quali i contatti in corso con le autorità competenti dei due Paesi in materia di ‘cabotaggio’, ossia della possibilità di fare servizio indifferentemente nei due paesi, potranno dare un ulteriore e definitivo sviluppo alla mobilità transfrontaliera fra Ticino e Lombardia.

«Riteniamo le due iniziative coerenti con i nostri obiettivi – dichiara il presidente dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del bacino di Como, Lecco, Varese, Giovanni Stefano Galli – e pertanto abbiamo espresso il nostro interesse e supporto ritenendo che i risultati progettuali potranno avere ricadute positive sulla gestione della mobilità nei territori di competenza. E’ nostro interesse facilitare il dialogo e la collaborazione con la rete di operatori del territorio e per favorire la divulgazione dei risultati».

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔