Economia

Credit Suisse non chiede il discarico per i suoi dirigenti

Ritirata anche la richiesta di un bonus di trasformazione per i membri della direzione per oltre 30 milioni di franchi

In sintesi:
  • Cambiato il punto relativo al dividendo
  • All'ordine del giorno le remunerazioni della direzione e del Cda
Cala il buio
(Ti-Press)
30 marzo 2023
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Il consiglio di amministrazione di Credit Suisse non chiede più il discarico – cioè l'atto formale degli azionisti che mette i vertici al riparo da azioni di responsabilità per quanto hanno fatto durante l'anno – per i membri della direzione e dello stesso Cda, in relazione all'esercizio 2022.

Il relativo punto previsto dall'ordine del giorno della prossima assemblea generale – che si terrà il 4 aprile all'Hallenstadion di Zurigo – è stato ritirato, come emerge da una comunicazione. Ciò è "dovuto alle circostanze senza precedenti che hanno interessato la banca nelle ultime settimane e che hanno portato alla prevista fusione con Ubs", si legge in una nota.

Viene ritirata anche la richiesta di un cosiddetto bonus di trasformazione per i membri della direzione, una gratifica per complessivi 30,1 milioni di franchi che sarebbe stata erogata in caso di successo nella fase di ristrutturazione in cui era impegnata la grande banca, prima di essere travolta da una crisi di fiducia e di liquidità.

È stato pure cambiato il punto relativo al dividendo: il consiglio di amministrazione proponeva un'elargizione di 5 centesimi per azione, malgrado la maxi-perdita di 7,3 miliardi subita nel 2022. Nella sua ordinanza basata sul diritto d'emergenza (di necessità, nella traduzione federale del termine tedesco Notrecht) il Consiglio federale ha però imposto lo stralcio dei dividendi.

Rimangono per contro all'ordine del giorno l'approvazione del bilancio annuale per il 2022 e le votazioni sulle remunerazioni della direzione e del Cda. Inoltre i membri del consiglio di amministrazione si candidano per la rielezione.

Negli scorsi giorni contro la concessione del discarico si erano già espressi vari consulenti degli azionisti, quali la fondazione svizzera Ethos o le società anglosassoni ISS e Glass Lewis. Anche sulla conferma dei membri del Cda sono in corso animate discussioni.

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