Scienze

L'eparina potrebbe essere prodotta presto in laboratorio

Una nuova procedura non prevede l'uso di animali. Fra gli anticoagulanti più famosi al mondo, oggi viene estratta dall'intestino dei maiali

Immagine di archivio
(Keystone)
19 marzo 2024
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L'eparina, uno dei farmaci anticoagulanti più diffusi al mondo, potrebbe presto andare incontro alla rivoluzione che ha investito l'insulina negli anni 80 del secolo scorso passando dall'estrazione da organi animali alla produzione in laboratorio.

Ricercatori del Rensselaer Polytechnic Institute di Troy, in Usa, hanno infatti messo a punto una procedura per la produzione di una eparina bioingegnerizzata che non prevede l'uso di animali. Il processo è stato illustrato sulla rivista dell'Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas).

L'eparina è tra i farmaci più usati al mondo. Oggi viene estratta soprattutto dall'intestino dei maiali. "Quasi 100 tonnellate di eparina vengono prodotte ogni anno in tutto il mondo, da quasi un miliardo di maiali, e il mercato globale dell'eparina è stato di circa 7,4 miliardi di dollari nel 2022", aggiunge il team.

"Oltre il 70% dell'eparina proviene da un unico Paese di origine, la Cina, e i tentativi di diversificare la catena di approvvigionamento sono stati impegnativi", spiegano i ricercatori. Queste modalità di produzione hanno reso l'eparina molto vulnerabile a episodiche carenze. Per esempio, "un'epidemia di sindrome respiratoria e riproduttiva dei suini tra il 2006 e il 2007 ha reso necessario l'abbattimento in massa, con conseguente drastico calo della fornitura di eparina grezza".

Nel nuovo studio, il gruppo di ricerca ha individuato una procedura che sfrutta il batterio Escherichia coli per produrre un analogo dell'eparina bioingegnerizzata. Il prodotto, dopo diversi passaggi, viene convertito in una molecola molto simile all'eparina a basso peso molecolare attualmente in commercio. Al momento il gruppo sta lavorando, anche insieme all'Fda, per passare dalla produzione in laboratorio a una in scala industriale.

"Il nostro lavoro consentirà di produrre eparina che sia costantemente disponibile e sicura", ha affermato il coordinatore dello studio Jonathan Dordick.

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