Arte

Premio Ratzinger all'architetto Mario Botta

Il riconoscimento, all'ottava edizione, ha premiato anche la teologa Schlosser. Il conferimento è in agenda il prossimo 17 novembre.

L'architetto Mario Botta (foto: Ti-Press)
20 settembre 2018
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"Mario Botta (nato nel 1943 a Mendrisio), architetto di fama internazionale, ha realizzato numerosi interventi e progetti e partecipato a molti concorsi. La sua architettura è influenzata da Le Corbusier, Carlo Scarpa e Louis Kahn. Ha lavorato in molte tipologie edilizie: abitazioni, scuole, biblioteche, musei, banche, ma anche in particolare a diversi importanti edifici di culto, fra cui si possono ricordare la Chiesa di San Giovanni Battista a Mogno, la Cattedrale di Evry, presso Parigi, la Concattedrale del Santo Volto a Torino. È autore di una delle cappelle esposte nel "padiglione" della santa Sede nell'Isola di San Giorgio, alla Biennale di architettura in corso a Venezia".

L'architetto Botta è una delle due personalità vincitrici dell'ottava edizione dei Premi Ratzinger, insieme alla teologa bavarese Marianne Schlosser. Il conferimento del premio è messo in agenda per il prossimo 17 novembre. 

L'annuncio è stato dato nella sala è stato stampa vaticana dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e membro del Comitato scientifico, e da padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.

L'altra personalità premiata è Marianne Schlosser (nata nel 1959 a Donauwörth), teologa cattolica, nonché professoressa ordinaria di Teologia della spiritualità nella facoltà di Teologia cattolica dell'Università di Vienna dal 2004. Profonda conoscitrice della teologia e della spiritualità della Patristica e del Basso Medioevo, con particolare attenzione agli Ordini mendicanti, ha tradotto in tedesco gran parte dell'opera di San Bonaventura ed è stata curatrice del Volume II dell'Opera Omnia di Joseph Ratzinger su 'L'idea di Rivelazione e la Teologia della storia di Bonaventura'. Nel 2014 è stata nominata dal Papa Francesco membro della Commissione teologica internazionale.

"Faccio osservare due caratteristiche della scelta di quest'anno – ha sottolineato Lombardi –. Per la seconda volta il Premio è attribuito a una donna, a riprova del qualificato e crescente contributo femminile nel campo delle scienze teologiche (nel 2014 il Premio era stato assegnato alla professoressa Anne-Marie Pelletier). Inoltre si continua la linea inaugurata lo scorso anno di comprendere anche le arti fra le attività dei premiati: mentre lo scorso anno era stato insignito del Premio un musicista (l'estone Arvo Part, ndr), quest'anno è la volta di un noto architetto".

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