Le Ferrovie federali svizzere intendono affidare a partner esterni le pulizie di tutte le piccole stazioni. Il Sindacato: 'Comunicazione che crea insicurezza'
Le intenzioni delle Ffs sono quelle di concentrare i servizi di pulizia con il proprio personale unicamente nelle grandi stazioni. La comunicazione a tutti i dipendenti interessati è stata fatta nella giornata di giovedì. Con questa esternalizzazione, da metà 2'022 sino a fine 2'023, "verranno eliminati 130–150 posti di lavoro attribuiti attualmente a lavoratori temporanei e ne verranno creati 30-50 nelle stazioni a media e alta affluenza. Il personale sia fisso che temporaneo però non ci sta e chiede per mezzo del Sindacato un chiaro cambiamento di rotta", come si legge in un comunicato del Sindacato del personale dei trasporti (Sev).
"La comunicazione generale ha lasciato il personale nell’insicurezza totale", prosegue il comunicato. "Ai lavoratori temporanei, molti di essi attivi alle Ffs da oltre 5 anni, è stata comunicata sia una possibile perdita del posto di lavoro come pure una possibile assunzione nella nuova organizzazione".
L’esternalizzazione della pulizia delle piccole stazioni "è di fatto uno scorporo di un’attuale competenza delle Ffs e in questo caso un’operazione di risparmio fatta sulle spalle di lavoratori che svolgono un lavoro umile ma utilissimo". La pulizia delle stazioni "è un biglietto da visita delle Ffs. Perché esternalizzare queste mansioni? Per il Sev, le Ferrovie federali svizzere dovrebbero piuttosto assumere tutto il personale temporaneo attualmente occupato, invece di scaricarne una buona parte con l’ennesima riorganizzazione".
Il personale ticinese, attualmente circa una ventina di unità che si occupano della pulizia di una trentina di stazioni, però "non ci sta e nei prossimi giorni non mancherà di farsi sentire nelle opportune sedi dirigenziali delle Ffs. Lo stesso verrà fatto in altre regioni della Svizzera".
Nella loro presentazione ai dipendenti, l’azienda si premura di informare come ai partner esterni che acquisiranno il lavoro, verranno date precise direttive affinché questi rappresentino le Ffs con collaboratori identificabili attraverso il logo sull’equipaggiamento. Insomma, "una presa per i fondelli bella e buona verso gli attuali collaboratori temporanei che perderanno il loro posto di lavoro". A questa esternazione, sindacato e lavoratori rispondono che "non basta l’uso o il trasferimento di un logo aziendale per nascondere ciò a cui siamo di fronte: una vera e propria dismissione verso terzi di un compito tradizionale delle Ffs".