Il vicesindaco Davide Dosi (Us-I Verdi) ha sciolto le riserve e per le Comunali auspica una lista con ‘nomi forti e persone pronte a subentrare’
L'orizzonte è quello delle elezioni federali di ottobre. Nei Comuni si sta comunque già attivando la macchina organizzativa per l'appuntamento elettorale del prossimo aprile e le prime decisioni cominciano ad arrivare. A Chiasso, per esempio, era attesa entro fine mese quella del vicesindaco Davide Dosi (Us-I Verdi). «Le valutazioni sono state tante – spiega Dosi raggiunto da ‘laRegione’ –. Ho deciso di rimettermi a disposizione per quella che sarebbe la mia terza legislatura». Da un anno Dosi è direttore della Fondazione Bibliomedia svizzera e almeno un paio di giorni a settimana lavora a Soletta: «Dovevo capire se avevo ancora l'energia per andare avanti – continua –. Bisogna fare i conti con la famiglia, la professione e tutte le energie che in alcuni momenti mancano». Le riflessioni delle ultime settimane hanno portato il vicesindaco di Chiasso a capire di «avere ancora voglia di andare avanti e di avere l'energia necessaria per continuare a impegnarmi a favore della comunità anche in ambito politico, oltre che in quello di responsabile della colonia estiva di Catto. Mi sono dato tempo per capire e dopo un anno di lavoro a Soletta, posso dire che in ambito organizzativo le cose funzionano bene e che non ci sono stati grossi cambiamenti». Anche a livello di Municipio «riesco a partecipare praticamente sempre alle sedute settimanali – sottolinea Dosi –. I colleghi sono molto collaborativi e accettano di anticipare gli incontri al mattino o di farli un giorno prima. Esercizio che viene svolto quando capita che anche i colleghi hanno impegni di lavoro».
La sezione Us ha scelto di muoversi con largo anticipo, dimostrando di fatto di non voler farsi trovare impreparata all'appuntamento con le Comunali ’24. «Ci siamo dati un termine perché capivo l'esigenza del gruppo di dovere eventualmente sondare ulteriormente l'elettorato di Sinistra – conferma Dosi –. Adesso sappiamo che io ho dato la mia disponibilità, ma bisogna comunque trovare altri quattro nomi da mettere in lista. Senza di me la dinamica sarebbe un po’ cambiata e l'estate, che sarà comunque all'insegna del lavoro, sarebbe stata utilizzata anche per questo». La visione di Dosi è chiara. «Sono abbastanza pragmatico: sembra sia sempre impossibile trovare un subentrante, ma alla fine, come spesso capita, basta dare spazio alle persone e queste si dimostrano capaci. È vero che la mia candidatura, come dir si suole, toglie un po’ di castagne dal fuoco, ma ho fatto presente che non bisogna tirare i remi in barca e che sarà necessario preparare una lista con nomi importanti e con persone pronte a subentrare».
Davide Dosi è responsabile dei dicasteri Educazione e Cultura. Se per parlare di bilanci di questa legislatura corta è ancora prematuro («onestamente non ci ho ancora pensato»), Dosi non nasconde la sua «soddisfazione per aver fatto ripartire la macchina della cultura, con anche buone prospettive di crescita, dopo la pandemia: basta guardare il successo dell'ultima edizione di Festate». La scuola, invece, «si è fermata pochissimo» e il capodicastero non esita a definirla «un cantiere sempre aperto e dove le difficoltà sono tante: la tipologia dei ragazzi cambia continuamente e ci sono sempre più casi che richiedono risorse supplementari».
Nell'ultima seduta di Consiglio comunale, il Municipio è stato nuovamente bacchettato dalla Commissione della gestione in merito alla gestione finanziaria. Un segnale di spaccatura? «Dalla Gestione da tempo arrivano indicazioni e come Municipio probabilmente stentiamo un po’ a rispondere a queste richieste – ammette il vicesindaco –. È un organo istituzionale dove la politica si fa sentire molto. Forse è un momento in cui la pressione della Commissione, soprattutto sulle finanze, effettivamente si percepisce un po’ di più. Gli interventi dei gruppi sono stati importanti e il peso delle richieste si è sentito... Di fondo vorremmo tutti la stessa cosa, ovvero delle finanze migliori, dobbiamo trovare il trucco per arrivare a questo obiettivo comune». Il Municipio, assicura e conclude Davide Dosi, «ci prova sempre, ma è sempre più confrontato con delle spese sulle quali non ha voce in capitolo e che pesano... Forse però ogni tanto anche noi dovremmo fare più attenzione su come spendiamo i soldi».