Verrà ricordato principalmente il passaggio delle milizie filocisalpine dal paese. Queste rallentate grazie a una furbesca idea del prete di allora...
Napoleone Bonaparte. Figura controversa che anche in Ticino ha lasciato la sua impronta. Un evento particolare riguarda il paese di Brusino Arsizio e che quest’anno verrà ricordato con una celebrazione, il 7 maggio, e altri appuntamenti. Si tratta del passaggio delle milizie filocisalpine, (la Repubblica Cisalpina fu istituita da Napoleone), dal paese che si affaccia sulle rive del Ceresio.
Il 15 febbraio 1798 i militi, provenienti da Porto Ceresio e da Capolago, vennero fermati dal parroco di Brusino, don Francesco Andreoletti, che «con furbizia, offrì loro cibo e tanto vino, rendendoli così inoffensivi», ricorda l’attuale vicesindaco Lucio Negri. I rinforzi cisalpini raggiunsero così la parte opposta del lago «quando ormai il colpo di Stato era stato sventato dal Corpo dei volontari luganesi». L’obiettivo dei Cisalpini era infatti annettere i baliaggi di Mendrisio e Lugano alla Repubblica, questo colpendo il capitano reggente di Lugano. Il bicentenario venne ricordato dal Municipio con una targa commemorativa presente sotto i portici del paese. «Il 2023 è un anno giubilare per questa ricorrenza e abbiamo deciso di tornare a ricordare ciò che è avvenuto in questo piccolo paese in un giorno in cui da qui è passato un pezzetto di storia».
L’intento del Municipio era inoltre di inserire la propria iniziativa in uno spettro più ampio. Gli eventi proposti ricorderanno dunque anche la firma dell’Atto di mediazione, che avvenne 220 anni fa, da parte di Napoleone e che «diede il via alla creazione del Canton Ticino, che quindi smise di essere baliaggio», spiega Negri. Gli appuntamenti «non saranno una celebrazione della figura di Napoleone Bonaparte», sottolinea il vicesindaco, ma costituiranno un modo «per riscoprire questo periodo, contraddistinto dalla sua presenza, che è stato importante per la nascita del Canton Ticino».
Cosa verrà dunque proposto nei prossimi mesi? L’evento centrale è quello del 7 maggio, giorno della commemorazione ufficiale. Sono previsti la sfilata del Corpo dei volontari luganesi, i discorsi ufficiali, un pranzo offerto e un pomeriggio ricreativo. Saranno inoltre presenti gli Artiglieri brissaghesi che porteranno un cannone dell’epoca col quale, si prevede, saranno sparati dei colpi a salve. Il primo appuntamento in ordine di tempo è però per il 14 marzo, con la conferenza dello storico Marco Marcacci dal titolo ‘Brusino, Napoleone e il Ticino’. Il 19 aprile, invece, sarà la volta della proiezione del documentario ‘Ei fu’, una produzione di Rai Storia andata in onda il 5 maggio 2021, in occasione dei 200 anni dalla morte di Napoleone. Questo incontro avverrà con la collaborazione del Moff festival di Markus Otz, una rassegna di cortometraggi arrivata alla sua terza edizione a Brusino. Il 5 maggio verrà poi presentato il percorso napoleonico delle scuole medie di Riva San Vitale: dei pannelli didattici saranno infatti posizionati nelle vie del paese fino a metà giugno. Ultimo appuntamento di maggio sarà invece una visita guidata al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, dove si trova una scultura dell’artista, che raffigura gli ultimi giorni di Napoleone. Dal 1° al 18 giugno sarà poi possibile visitare una mostra di miniature napoleoniche presso la Galleria vecchia posta di Brusino Arsizio. Il ricco programma, ricorda Negri, potrebbe ulteriormente ampliarsi nei prossimi mesi.