Richiesta pressante alle industrie del Distretto da parte del Segretariato regionale dell'Ocst. 'Ne va della salute dei lavoratori'
Le aziende del Mendrisiotto che non sono chiamate a rispondere ai bisogni primari della popolazione vanno chiuse. L'esortazione firmata dal Segretariato del Mendrisiotto dell'Ocst è perentoria. Più di un invito quello rivolto alle industrie del Distretto dal sindacato regionale è un appello accorato.
Come intimato dall'autorità cantonale, le attività vanno interrotte "con effetto immediato", si insiste. Si tratta, spiegano il segretario regionale Giuliano Butti e i vicesegretari Giorgio Fonio e Marcello Specchietti, di una richiesta di buon senso, motivata da una comprovata emergenza sanitaria e che vede come priorità massima la tutela della salute vostra e di tutte le collaboratrici e collaboratori".
A motivare questa azione decisa dell'Ocst sono le testimonianze giunte in questi giorni. "Ci sono pervenute - si spiega nella missiva - numerosissime segnalazioni riguardanti situazioni di grossa difficoltà. Lavoratrici e lavoratori ci riferiscono che stanno vivendo, comprensibilmente, la propria presenza sui luoghi di lavoro con grande preoccupazione e paura, per essi e per i loro famigliari". In tutta evidenza, si ribadisce, appare "difficile per non dire impossibile lavorare in azienda garantendo la necessaria sicurezza".
A questo proposito, va detto, sottolineano i sindacalisti, "alcune aziende, anche di grandi dimensioni, hanno deciso, dimostrando grande sensibilità, d'interrompere con effetto immediato la propria attività, mettendo al primo posto la salute dei propri collaboratori. Per ridurre al minimo i rischi e costi economici derivanti da questa situazione hanno chiesto, il sostegno dal Cantone e della Seco per facilitare l’accesso all’orario ridotto".