Si è tenuta sabato 17 dicembre in piazza Indipendenza a Lugano una manifestazione di protesta contro il regime islamico di Teheran
"Donna, vita, libertà". Questo lo slogan che ha unito i partecipanti della diaspora iraniana, scesi in piazza Indipendenza a Lugano lo scorso 17 dicembre dalle 13.30 alle 15.30. La manifestazione è stata organizzata in sostegno alla rivolta popolare in atto nel Paese "per condannare il brutale arresto, la repressione, la tortura e l’uccisione di un gran numero di manifestanti, compresi bambini e adolescenti, contro il regime islamico iraniano", si legge in una nota diffusa dalla diaspora all’indomani dell’evento.
Durante la manifestazione, la diaspora ha ricordato le azioni "senza precedenti" sin qui adottate dalla comunità internazionale, ossia: l’istituzione di una commissione d’inchiesta da parte delle Nazioni Unite per indagare sulle violazioni dei diritti umani in Iran e l’espulsione della Repubblica islamica dalla Commissione dell’Onu sullo status delle donne e in più le sanzioni mirate contro funzionari iraniani. Ma questo non basta secondo i manifestanti, che chiedono infatti alle comunità internazionali ulteriori misure concrete. Fra queste: l’espulsione degli ambasciatori del regime islamico dai Paesi europei; l’identificazione delle Guardie rivoluzionarie islamiche come gruppo terroristico; il rilascio incondizionato dei detenuti e la completa cancellazione delle varie condanne (comprese quelle a morte contro i manifestanti) emesse dai tribunali della Repubblica islamica; il perseguimento di funzionari "criminali" della Repubblica islamica per crimini contro l’umanità e il congelamento dei loro beni.