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A2, PoLuMe anche da Gentilino alla Vedeggio-Cassarate

L’Ustra conferma: in autostrada si potrà usare la terza corsia d’emergenza come ‘dinamica’ in caso di necessità fino a Lugano nord

Una terza corsia dinamica anche verso sud dall’uscita-entrata della A2 di Lugano nord
(Ti-Press/Archivio)
26 novembre 2022
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La terza corsia dinamica del controverso progetto PoLuMe è confermata da Mendrisio fino a Lugano nord. Ci rispondono così dalla Commissione regionale dei trasporti del Luganese (Crtl), che, assieme al Dipartimento del territorio, aveva formulato la richiesta all’Ufficio federale delle strade (Ustra) di prolungare PoLuMe dalla galleria autostradale di Gentilino all’uscita-entrata di Lugano Nord. Dalla risposta, emerge la novità, che finora è passata sotto traccia, probabilmente perché, in questo tratto, la dimensione del campo autostradale non verrà allargata, come invece si prevede di fare in altri segmenti di A2.

Sottoceneri, meno strade, più abitanti

Rispetto all’ostilità emersa in particolare nel Mendrisiotto, nel distretto di Lugano, PoLuMe viene considerato con più compiacimento. Un sostegno non esplicito ma parla chiaro il confronto tra Sopraceneri e Sottoceneri rispetto al numero di corsie stradali (tra autostrada e Cantonali) e le loro capacità. A nord del monte Ceneri ci sono più collegamenti, rispetto al sud, dove però risiede la maggior parte della popolazione ticinese e ci sono il 70% dei posti di lavoro a livello cantonale. L’attraversamento della città di Lugano è inoltre particolarmente complicato e la galleria Vedeggio-Cassarate dà il suo contributo ma si generano comunque ‘colli di bottiglia’. Non solo negli orari di punta. Nel Luganese e nel Mendrisiotto ci sono meno collegamenti. Aumentandoli, il traffico forse non migliorerà, tuttavia un adeguamento delle capacità appare più che necessario.

Da noi contattato, Filippo Lombardi, presidente della Crtl e titolare del Dicastero dello sviluppo territoriale di Lugano ricorda che «il traffico in generale è in aumento. Lo affermano tutte le proiezioni cantonali, federali e internazionali. È giusto sostenere il trasporto pubblico che cresce ma è un fatto che è in aumento la tendenza dell’insieme della mobilità».

‘Misura ragionevole e poco invasiva’

Rispetto alla soluzione autostradale (PoLuMe), che riguarda il tratto di A2 tra la galleria di Gentilino e l’uscita di Lugano nord, «questa contribuisce a ‘sgravare’ la Città Lugano e non toglie nulla al trasporto pubblico. La ritengo ragionevole, poco invasiva e poco costosa, soprattutto nella misura in cui sono previste misure di esercizio e non di costruzione, non allargamenti fisici ma semplicemente l’utilizzo dinamico della corsia di sicurezza – ribadisce Lombardi –. Il transito attraverso la città di Lugano viene usato da numerosi automobilisti a mo’ di tracciato alternativo, come circonvallazione per aggirare la A2 intasata. Una scorciatoia che non è tale, stando ai rilevamenti, però in questo caso interviene la psicologia. Esiste anche il fenomeno di chi risiede a Lugano che invece di imboccare la A2 alla Galleria Vedeggio-Cassarate, si immette a Lugano sud. Abbiamo rilevato, ma in misura minore, che esistono anche automobilisti che attraversano la città, da sud verso nord, per poi entrare in autostrada».

‘Nulla in più di quanto già previsto’

Dal suo punto di vista, l’Ustra ha fornito rassicurazioni alla Crtl. Come ci spiega Francesco Caggìa, responsabile del settore della gestione dei progetti Sud dell’Ustra, «di per sé, non ha bisogno di corsie supplementari il tratto tra la galleria di Gentilino e l’uscita della galleria autostradale Vedeggio Cassarate. Il tratto è attualmente toccato dai lavori, che termineranno nei prossimi anni ma alla fine la piattaforma stradale sarà già predisposta la corsia d’emergenza ‘dinamica’. Una corsia che in caso di necessità, potrà essere adibita alla circolazione». In altre parole, non si aggiungerà nulla in più di quanto già previsto, perché, precisa Caggìa, «il progetto PoLuMe va da Mendrisio fino a Lugano nord». È questa, in estrema sintesi, la risposta che ha fornito l’Ustra alla Crtl. «Nei prossimi due anni, lungo quel tratto di A2 andremo a realizzare una serie di interventi ma il risultato finale prevede due corsie e una di emergenza che potrà essere utilizzata in caso di bisogno. Non si aggiungerà nulla al progetto originario che abbiamo presentato nel luglio scorso su queste colonne», aggiunge l’ingegnere. Riassumendo, si prevede la realizzazione di una nuova parete fonica, la modifica delle barriere già esistenti per ridurre l’inquinamento fonico e l’innalzamento del livello della corsia nord-sud per allinearlo alla carreggiata opposta. Il tutto per un valore di circa 240 milioni di franchi.

Lavori in corso fino al 2027

I lavori preparatori, cominciati in giugno, dureranno fino al 2023, quando partirà la costruzione del muro di sostegno ai Mulini di Bioggio. Dopodiché inizieranno gli interventi principali sul tracciato della durata di altri tre anni, tra il 2024 e il 2027. Un cantiere importante e significativo che prevede inoltre il risanamento di tutte le componenti autostradali (pavimentazioni, infrastrutture, manufatti, barriere e segnaletica) sulla tratta Lamone-Gentilino e lo svincolo di Lugano nord, l’adeguamento della larghezza delle carreggiate, il rifacimento e la riorganizzazione dell’area di sosta di Muzzano in entrambe le direzioni e l’adeguamento del sistema di trattamento e smaltimento delle acque alle attuali esigenze normative.

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