L’uccisore aveva pubblicato minacce sui social. Intanto il Decs esprime cordoglio ai familiari e alla comunità scolastica: le lezioni riprendono domani
“Parli male di me, infanghi il mio nome, ridi di me, eppure io né ti odio, né ti voglio male. Ma prega per te che io non ascolti i demoni che ho in testa”. Parole già di per sé inquietanti, ma che assumono un significato ancora più angosciante e drammatico dopo quanto capitato oggi pomeriggio ai Ronchini di Aurigeno. Ad averle scritte sui suoi profili social è infatti l’omicida, pazzo di gelosia nei confronti del custode dell’istituto, ‘colpevole’ di avere una relazione con la sua ex compagna. E proprio al 41enne ucciso a colpi d’arma da fuoco erano rivolte le minacce espresse via social dallo sparatore. Quest’ultimo ha infatti accompagnato alcuni dei post minatori sul proprio profilo Instagram, con le iniziali della vittima. Il primo, datato 31 dicembre 2022, riporta l’immagine di un leone, sulla quale è impressa la frase “non ridere perché sono caduto, ma scappa perché mi sto rialzando”.
In un altro, agghiacciante, datato 6 marzo, si legge che “adesso inizia il gioco” e si conclude con una domanda: “L’amichetto mio quanto resisterà?”. Se possibile ancora più diretto il messaggio del 9 aprile, nel quale dopo le iniziali della vittima c’è scritto “non dimentico”, fino ad arrivare alle parole citate inizialmente, consegnate ai social poco meno di tre settimane fa, il 24 aprile, accompagnate da una foto che lo ritrae, occhiali da sole sul volto, seduto ai piedi di una statua. Sul profilo Facebook dell’omicida non si trovano invece riferimenti diretti al rivale in amore, ma tra le varie immagini di momenti all’apparenza spensierati con i figli, appaiono con una certa regolarità frasi anche in questo caso dai toni inquietanti. Un esempio: “Ricordati che la vita è come un ristorante: nessuno se ne va senza pagare”. Stando a Tio, inoltre, lo sparatore avrebbe in passato anche fisicamente minacciato la sua vittima presentandosi al suo cospetto con una tanica di benzina.
“Cordoglio e vicinanza ai famigliari della vittima e a tutta la comunità scolastica della Bassa Vallemaggia, alle allieve e agli allievi con le loro famiglie, al personale docente e non docente e alla direzione d’istituto”. Li esprimono in una nota stampa il Dipartimento educazione, cultura e sport, la Divisione della Scuola e la Sezione delle scuole comunali a seguito del tragico fatto consumatosi oggi pomeriggio nella sede dell’Istituto scolastico della Bassa Vallemaggia, ai Ronchini di Aurigeno, dove “per cause non pertinenti il mondo scolastico ha perso la vita un collaboratore”. Il custode, ricordiamo, è stato freddato a colpi di pistola dall'ex compagno della donna che la vittima stava attualmente frequentando. L'uccisore, fuggito, si è poi arreso alla polizia all'interno di un centro commerciale di Losone dove aveva tentato di nascondersi.
Subito dopo la constatazione dei tragici fatti, nell’istituto coinvolto “è stata attivata l’Antenna per gli eventi traumatogeni della Sezione delle scuole comunali che accompagnerà anche nei prossimi giorni, e fino a quando necessario, l’istituto scolastico, le sue collaboratrici e i suoi collaboratori”. Le attività scolastiche riprenderanno regolarmente domani. I docenti e le docenti accoglieranno allieve e allievi con il supporto dei membri dell’Antenna per gli eventi traumatogeni. Di fronte a qualsiasi comportamento di disagio, i genitori delle allieve e allievi possono prendere contatto con i membri dell’Antenna tramite i recapiti comunicati dalla direzione d’istituto. Un momento di ascolto coi genitori e tutta la comunità scolastica sarà organizzato secondo indicazioni puntuali che verranno trasmesse alle famiglie dalla direzione d’istituto.