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Piscina di Bellinzona, con il 2G+ calo di almeno il 30%

Utenza in sensibile diminuzione in queste settimane in seguito all’introduzione della regola introdotta dal Consiglio federale

Il centro sportivo di Bellinzona
(Ti-Press (foto d’archivio))
11 gennaio 2022
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Fare due bracciate in piscina oggi non è cosa per tutti. Dal 20 dicembre infatti l’accesso a questo tipo di strutture sportive, dove non è possibile indossare la mascherina, è possibile solo per persone vaccinate o guarite negli ultimi quattro mesi dal Covid-19 o persone vaccinate o guarite con un test negativo (regola del 2G+ introdotta dal Consiglio federale per contenere gli effetti della pandemia). «Una regola per noi abbastanza limitante», commenta Luca Veri, responsabile gestionale del Centro sportivo di Bellinzona. «Da quando è stato introdotto l’ingresso alla struttura solo alle persone in possesso di un certificato 2G+ abbiamo registrato un calo delle entrate di almeno il 30%», evidenzia. «C’è da dire che sono appena terminate le vacanze di Natale, un periodo in cui anche negli altri anni si è registrata una diminuzione dell’affluenza. Adesso speriamo che con il passare del tempo, e quindi con più persone immunizzate con la terza dose, ci possa essere un aumento delle entrate», aggiunge. Chiediamo come si sono organizzati gli allievi iscritti alle società di nuoto con più di sedici anni e non in possesso del certificato richiesto per poter frequentare la struttura. «Questi giovani in generale hanno rinunciato a frequentare la piscina perché dovrebbero fare un tampone ogni 24 ore per poter partecipare agli allenamenti». Chiediamo al nostro interlocutore se tra la clientela della struttura c’è chi si sottopone a un tampone appositamente per venire in piscina. «Vedendo le persone che arrivano posso dire che non c’è praticamente nessuno che faccia un test appositamente per venire a nuotare. In questi venti giorni a frequentare la struttura erano unicamente persone che sono riuscite a ricevere il booster o che sono guarite o vaccinate da quattro mesi al massimo». Chi è in possesso di un abbonamento può richiederne la sospensione? La risposta è no. «La piscina è aperta quindi l’abbonamento rimane valido. Chi non ha il 2G+ purtroppo non può venire in piscina ma non riceve nessun tipo di rimborso. La piscina non è chiusa e la gente è stata comunque informata all’inizio della stagione che in caso di chiusura l’abbonamento non sarebbe stato rimborsato». Una situazione diversa da quella dello scorso anno quando la piscina era stata chiusa ed era stata concessa la possibilità di prolungare l’abbonamento di quattro mesi.

Nessun area apposita per i test

Ai Termali salini & Spa di Locarno è stata allestita un’area apposita dove è possibile farsi testare e ottenere quindi il certificato 2G+ che dà accesso alla struttura. Una soluzione di questo tipo o un altro tipo di collaborazione con le farmacie per effettuare dei tamponi sul posto e facilitare quindi l’accesso a chi non è munito dell’apposito certificato è un’ipotesi che si potrebbe considerare anche a Bellinzona? Luca Veri ci risponde di no. «Noi non abbiamo pensato a una soluzione del genere perché comunque abbiamo una clientela abituale, sono quasi sempre le stesse persone a frequentare la piscina, e quindi chi vuole venire si mette in regola da solo. Per noi non ha molto senso allestire un apposito punto per i test, anche perché non abbiamo una grossa affluenza e nemmeno molti turisti», spiega.

Pista di ghiaccio, dopo il booster la ripresa

Il 2G+ è richiesto anche ai giovani sopra i sedici anni che frequentano la pista di ghiaccio coperta ci spiega Veri. La possibilità di partecipare ad alcuni corsi di pattinaggio anche nelle piste esterne ha permesso però anche a chi non è in possesso del certificato richiesto di seguire comunque alcuni allenamenti. Mentre è diversa la situazione per i giovani sopra i sedici anni iscritti a squadre di hockey. In questo caso, ci spiega Veri, questi giovani devono sottostare a un piano di protezione interno emanato dalla Lega svizzera di hockey che prevede il 2G+. I Giovani discatori della Turrita, ci viene spiegato, hanno sospeso gli allenamenti fino a quando tutti non hanno avuto la possibilità di sottoporsi alla terza dose di vaccino. Ora che tutti hanno ricevuto il booster hanno ripreso gli allenamenti e possono prepararsi al campionato che dovrebbe riprendere a fine gennaio.

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