Estero

Tunisia, l'amore (finalmente) non ha più nazionalità

Anche per chi è in Burkini
(MOHAMED MESSARA)
14 settembre 2017
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Le donne tunisine potranno finalmente sposare chi vorranno, indipendentemente dalla religione. Libertà fino ad ora impedita da una legge del 1973 che vietava loro di sposare uomini non musulmani. Il ministro tunisino della giustizia, Ghazi Jeribi, ha infatti firmato una nuova norma, annullando così definitivamente il divieto. Una decisione presa, ha spiegato, perché vietare ad una donna di sposare chi vuole non solo va contro alla Costituzione tunisina, ma anche agli accordi internazionali sottoscritti dalla Tunisia. La nuova circolare è una conseguenza diretta del discorso del presidente della Repubblica Beji Caid Essebsi pronunciato il 13 agosto scorso, in occasione della Festa della donna, nel quale aveva annunciato di voler arrivare all’eguaglianza assoluta dei due sessi come dettato dalla Costituzione con due proposte che hanno fin da subito scatenato una viva polemica nel mondo musulmano, in particolare la bocciatura dell’autorità religiosa di Al-Azhar al Cairo. La prima è stata la creazione di una commissione delle libertà individuali e dell’uguaglianza incaricata di stilare un rapporto sulle riforme necessarie per arrivare alla parità nel rispetto della Costituzione del 2014 e delle norme internazionali dei diritti umani. L’obiettivo era quello di risolvere in particolare la questione dell’ineguaglianza della donna sul piano ereditario. La seconda proposta era appunto la revisione della circolare del 5 novembre 1973 che impediva alle tunisine di scegliere chi sposare.

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