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'Salviamo le mele che nessuno raccoglie più e diamo lavoro ai disabili'

9 dicembre 2016
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Un terzo del cibo prodotto in Svizzera viene perso o buttato lungo la catena alimentare. Si gettano via frutta, verdura, pane, carne... per 2 milioni di tonnellate l’anno. C’è chi dice basta. E lo fa con fantasia. Ecco come trasformare gli sprechi in successo: il progetto di due studenti che producono mosto con le mele che nessuno raccoglie più, dando lavoro a persone disabili. Tutto è nato facendo jogging: «Mentre correvamo abbiamo notato nei giardini molte mele che nessuno raccoglieva. Uno spreco che abbiamo trasformato in un successo», ci spiega il cofondatore Albert Gebhardt. Il progetto si chiama ‘Gartengold’, la start-up, creata nel 2013 da due ex studenti all’Università di San Gallo, che trasforma le mele che nessuno vuole più in mosto. Un progetto ecologico ma anche sociale: «I proprietari di alberi ci donano i frutti che non raccolgono più, alcuni non hanno tempo, altri sono anziani e non ce la fanno più. Abbiamo più di 500 alberi nella svizzera orientale (Turgovia, Appenzello e San Gallo) messi a disposizione gratuitamente da chi condivide la nostra missione. Le mele vengono raccolte da persone disabili. Lavate, spremute e imbottigliate in aziende locali. Quest’anno abbiamo raccolto 32 tonnellate di mele», racconta Gebhardt che guarda con interesse anche al Ticino. Più informazioni a pagina 2 della Regione. 

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