Si annunciano infuocate le prossime settimana in Catalogna, dove il primo di ottobre è previsto il referendum per l'autodeterminazione della regione, considerato fuori legge dallo stato centrale a Madrid.
Il capo dei Mossos d’Esquadra, la polizia regionale catalana, ha formalmente accettato l'ordine ricevuto dalla procura spagnola, che prevedono fra l’altro di impedire il referendum e di sequestrare urne e materiale elettorale. La nota del capo della polizia catalana, però, non dà ordini specifici agli agenti su come applicare le direttive.
Intanto, i partiti indipendentisti che hanno la maggioranza assoluta nel parlamento catalano daranno il via alla campagna per il “sì” al referendum domani sera a Tarragona, con il presidente Carles Puigdemont e il vicepresidente Oriol Junqueras. I partiti “unionisti” (Pp, Psoe e Ciudadanos) non intendono fare campagna per il “no”.
Il ministero degli interni spagnolo ha da parte sua deciso di rinforzare il dispositivo di polizia in Catalogna: mille agenti di Guardia Civil e polizia nazionale sono stati inviati in rinforzo ai seimila già dispiegati, riferisce El Periodico. Altri quattromila sono stati posti in riserva e possono essere trasferiti in 24 ore.