Bellinzona

Salari Bellinzona, scendono in campo i favorevoli

Il comitato interpartitico
23 novembre 2017
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Si scaldano i motori in vista della votazione popolare del 21 gennaio sul referendum di Lega/Udc e Mps contrario non al Regolamento comunale della nuova Bellinzona in sé, votato in settembre dal Legislativo, ma ai salari previsti per sindaco, vice e municipali in esso contenuti. Quest'oggi Marco Nobile (presidente Plr Bellinzonese), Simonetta Biaggio-Simona (presidente Ppd), Gilbert Jorio (presidente Ps) e Daniele Bianchi (coordinatore Verdi) hanno incontrato i media – presenti anche alcuni capigruppo in Cc – per esporre i motivi a favore dei salari contestati.

Il sistema scelto – esordiscono – funziona bene in tutti i Comuni ticinesi. Perché cambiarlo? “Perché quello che è andato bene fino ad ora e continua ad andare bene altrove (compreso a Lugano) invece a Bellinzona non dovrebbe più andar bene? A nostro parere il sistema attuale è un sistema consolidato e che funziona bene da decenni in tutti i Comuni. I sistemi alternativi proposti da Lega/Udc e Mps creano ulteriore burocrazia e non risolvono i problemi, anzi ne creano altri (costi)”.

Disparità di trattamento

Perché a parità di impegno, personale e di tempo, ci dev'essere – chiedono – un'indennità diversa fra i singoli municipali? “Applicare altri sistemi dipendenti dal reddito precedente professionalmente percepito, significa di fatto trattare diversamente i singoli municipali, i quali sono sensati fornire la stessa prestazione, in particolare per quanto attiene il tempo dedicato all’attività in Municipio”.

Come un direttore d'azienda

L'indennità scelta – sottolineano i quattro presidenti sezionali – è commisurata all’onere lavorativo e alle responsabilità: “Se ci si guarda attorno, quale membro della direzione di un’azienda con 1'500 collaboratori e una cifra d’affari di 100 milioni guadagna meno di 160'000 franchi all’anno? Non c’è bisogno di andare nel settore privato per rendersi conto che quanto proposto dall’esecutivo non è esagerato, a maggior ragione se si considera l’onere lavorativo e le responsabilità legate all’esercizio della carica”.

Regole valide per oggi e domani

È accettabile – chiedono i quattro coordinatori – che una regolamentazione sulle indennità per i municipali si basi esclusivamente sulla composizione attuale dell’esecutivo? “Noi vogliamo che chiunque abbia le capacità e la voglia di concorrere per la carica, lo possa fare senza problemi basandosi su una regolamentazione semplice, chiara e certa in materia di indennità che rispetti appieno la parità di trattamento fra i membri dell’esecutivo”.

Sotto la media svizzera

“È pensabile creare una nuova realtà comunale di 42'000 abitanti, l’11esima Città in Svizzera, senza adeguare le indennità dei municipali agli aumentati oneri e responsabilità? Se facciamo un paragone con altre Città svizzere delle dimensioni di Bellinzona, ci rendiamo conto di come quanto previsto nel nuovo Regolamento comunale a livello di indennità sia conforme a quanto avviene altrove, e si situi al di sotto della media”.

Meno cari rispetto a prima dell'aggregazione

“Di fatto con la nuova regolamentazione proposta il costo pro-capite per le indennità dei municipali non supera quello della situazione precedente. Si tratta di un primo importante passo in direzione di un progressivo contenimento dei costi della politica”.

La politica non sia fatta dai funzionari

“Vogliamo mettere i politici nelle condizioni si guidare i funzionari e non esserne succubi? Spesso ci si lamenta del fatto che a comandare nell’istituzioni pubbliche siano più i funzionari che non i politici eletti. È quindi importante che gli eletti, in particolare negli esecutivi, siano messi nelle condizioni di poter investire il tempo necessario per guidare l’amministrazione”.

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