Per il Fmi lo Yuan si sta allineando al mercato

Le recenti modifiche del regime di tassi di cambio in Cina hanno avuto un ampio impatto, soprattutto in Asia per l’incertezza creata dalla mossa: la modifica è in linea con l’intenzione delle autorità di spostarsi verso tassi di cambio determinati dal mercato. Lo afferma il Fondo monetario internazionale (Fmi), sottolineando che "dopo un significativo apprezzamento nell’ultimo anno, lo yuan si è deprezzato solo del 3% da quando" il regime è stato modificato e questo "non cambia la valutazione del Fmi sul fatto che il tasso di cambio è in linea con i fondamentali di medio termine".

L’economia cinese sta sperimentando un’importante transizione, che è stata accompagnata da una volatilità sui mercati finanziari. "È importante capire che questa transizione è essenziale se la Cina vuole creare un’economia più inclusiva che lascia maggiore spazio alle forze di mercato e vuole muoversi verso una crescita più sostenibile", indica il Fmi.

Il rallentamento della crescita della Cina è in linea con le stime del Fondo, ma i rischi al ribasso sono aumentati. La Cina ha spazio per attuare stimoli, se necessario, che prevengano una caduta eccessiva della crescita.

Il rallentamento di un punto percentuale della crescita in Cina si traduce in una contrazione della crescita dello 0,3% in altri paesi asiatici, afferma il Fmi, sottolineando che l’effetto contagio dalla Cina potrebbe essere anche maggiore. L’impatto del rallentamento cinese è stato amplificato da forze che vanno al di là della Cina, quali il calo dei prezzi delle commodity e la prospettiva di un aumento dei tassi da parte della Fed.

"Vigilanza è la parola d’ordine. per la Cina vuol dire concentrarsi sui rischi al ribasso e per il resto del mondo monitorare contro il potenziale contagio. " Se gestita bene, con una comunicazione chiara per aiutare a guidare le aspettative di mercato, la transizione cinese può essere la base per una nuova forza economica nell’area".