Culture

Pedrazzini e la polemica sul Gioco del mondo: 'Savoia fuori luogo, così la Rsi è autoreferenziale'

Pedrazzini
(Pablo Gianinazzi)
22 febbraio 2017
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La polemica, innescatasi ieri, è tipicamente ticinese. Non proprio brillante, ma con delle sue ragioni, almeno per i toni e gli argomenti con cui sono state espresse da Fabio Pontiggia sul Cdt. Il direttore ha trovato discutibile la presenza in qualità di ospite di Maurizio Rotaris nell'ultima puntata del Gioco del Mondo su Rsi La1. Rotaris, es terrorista di Prima Linea, una volta uscito dal carcere si è proficuamente dedicato all'impegno sociale con tossicodipendenti ed emarginati a Milano. Una storia esemplare, niente da dire, ma già raccontata a Storie 6 anni fa. Inoltre, ha evidenziato Pontiggia, Rotaris non ha mancato di definirsi “prigioniero”, in riferimento ai suoi anni di detenzione: sarebbe stato più opportuno un “detenuto”, in seguito a regolari processi.

Poi ci hanno pensato Fabio Regazzi e Sergio Savoia a far scadere il livello della discussione. Il consigliere nazionale scrivendo su Facebook di una Rsi che ha “sbroccato un'altra volta”, perché “al peggio non c'è limite”. Regazzi ha così pure risposto al reintegrato Savoia, che aveva difeso le scelte Rsi dicendo che più ti attaccano in modo “pretestuoso”, “più vuol dire che sei indipendente e libero”.

Ecco, adesso è arrivata la presa di posizione di Luigi Pedrazzini a nome della Corsi. Cosî si legge nel comunicato: “ Illustrare alla RSI un'esperienza come quella di Rotaris - passato dalla militanza terroristica all’impegno sociale - è senz'altro scelta redazionale condivisibile. Il problema è che la RSI aveva già prestato nel passato spazio a questo ospite, nell'ambito della trasmissione “Storie”, e allora non devono stupire le reazioni di chi…”. Pedrazzini stigmatizza poi le parole di Savoia, perché emblematiche “ di un atteggiamento autoreferenziale che molti rimproverano alla Rsi”.

La soluzione proposta dal presidente della Corsi? “Un confronto aperto in televisione fra Fabio Pontiggia e il responsabile del programma 'Gioco del mondo', per spiegare il primo le ragioni della sua posizione critica e, il secondo, i motivi che hanno portato alla rinnovata scelta dell'ospite! In prospettiva penso che farebbe bene al nostro servizio pubblico creare in radio e televisione un dibattito aperto sulle scelte editoriali”.

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