Estero

Nuovo incontro Kerry-Zarif per 'chiudere' sul nucleare iraniano

26 marzo 2015
|

Il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli esteri iraniano Javad Zarif (nella foto) sono tornati ad incontrarsi oggi a Losanna in Svizzera per cercare di chiudere il negoziato sul programma nucleare iraniano prima della scadenza autoimposta del 31 marzo: ancora rimangono divergenze significative, ma gli iraniani ostentano ottimismo, mentre gli americani appaiono più cauti.

Nel corso dei colloqui, in corso da quasi due anni, è stata ormai raggiunta "una intesa comune" sugli aspetti tecnici, ha detto il capo dell'agenzia atomica iraniana Ali Akbar Salehi, citato dall'Ansa. Un responsabile del Dipartimento di Stato Usa ha dal canto suo detto ora "possiamo vedere un percorso" per arrivare a un accordo, ma questo "non significa" che "vi riusciremo". Fonti europee hanno invece affermato che "i giochi non finiscono questa settimana" perché "nelle ultime settimane si sono fatti progressi molto buoni, ma ancora non ci siamo". E in fondo "c'è tempo fino al 30 giugno", ha detto un alto funzionario europeo chiedendo l'anonimato. In realtà le intese preliminari che hanno dato l'avvio ai negoziati dei 5+1 (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) con Teheran stabiliscono che i termini di principio dell'accordo devono essere fissati entro il 31 marzo, e poi devono essere dettagliati e sottoscritti entro la fine di giugno. Un rinvio - che sarebbe il terzo - sembra improbabile, poich sia il presidente Barack Obama che la Guida suprema iraniana Ali Khamenei sono apparsi sostanzialmente contrari.

A complicare il quadro generale concorrono diversi fattori di carattere geopolitico, come la guerra in Siria, o l'offensiva contro l'Isis nella città di Tikrit condotta dagli iracheni con il sostegno iraniano, oltre che americano, o ancora il repentino intervento saudita in Yemen contro i ribelli sciiti sostenuti dall'Iran.

Senza contare il braccio di ferro della Casa Bianca con diversi alleati che sono fortemente contrari all'intesa con l'Iran, tra cui la stessa Arabia Saudita, e ovviamente Israele. E ancora, il fatto che al Congresso i repubblicani minacciano di bloccare ogni eventuale alleggerimento delle sanzioni a Teheran. Forse è proprio tutto questo che indice gli Usa alla cautela.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔