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2 maggio 2016
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Afd a congresso in Germania: approvato programma fortemente anti islamico

Durante il suo ultimo congresso a Stoccarda, il partito anti-euro e anti-immigrazione tedesco Alternative für Deutschland (AfD, Alternativa per la Germania), ha adottato un programma fortemente anti islamico. Fra i punti approvati dai 2mila delegati dell’AfD: il divieto di costruire minareti, di chiamare alla preghiera attraverso i muezzin, di indossare il velo integrale. Il partito guidato da Frauke Petry scrive a chiare lettere che l’Islam "non fa parte della Germania" e aggiunge, tra gli altri punti programmatici approvati, l’uscita della Germania dall’euro.

Fondata nel 2013, AfD ha ottenuto finora un buon successo in tre elezioni regionali in marzo, basando la propria campagna elettorale sullo stop all’immigrazione e le critiche alla cancelliera Angela Merkel per aver annunciato la disponibilità ad accogliere in Germania un milione di migranti nel 2015. Sabato, in coincidenza del primo giorno del congresso, Stoccarda si era trasformata in un teatro di guerriglia urbana da parte di gruppi "antifascisti" e di estrema sinistra, seguita da 400 fermi.

https://twitter.com/2016dailynews/status/726489926523559936 

Usa, nell'inchiesta sull'11 settembre, un dossier sul possibile coinvolgimento di Riad

Nell’inchiesta ufficiale del Congresso Usa sugli attentati dell’11 settembre 2001 c’è un capitoletto secretato di 28 pagine sui possibili legami dell’Arabia Saudita con gli attentatori, che all’epoca non sarebbero stati verificati: lo afferma l’ex direttore della Cia John Brennan, che aggiunge che presto l’amministrazione Obama potrebbe desecretare il materiale. Brennan, precisa però che la Commissione parlamentare allora disse che non c’era alcuna prova che "istituzioni o singoli dirigenti sauditi" avessero finanziato o sostenuto Al Qaida. L’ex capo della Cia si è anche detto preoccupato che qualcuno possa basarsi su "informazioni non verificate" per chiamare in causa Riad, commettendo così un' "imprecisione molto, molto grande".

Il più grande circo americano e l'addio agli elefanti

Il circo "Ringling Bros. and Barnum & Bailey", il maggiore degli Stati Uniti, ha mandato in scena domenica sera per l’ultima volta gli elefanti. Sei pachidermi asiatici si sono esibiti a Providence, nel Rhode Island, e cinque a Wilkes Barre, in Pennsylvania. Gli animali trascorreranno il resto dei loro giorni in una riserva in Florida, con un branco di 40 loro simili, e saranno studiati da oncologi per la loro resistenza al cancro. Gli elefanti lavorano nei circhi americani da 200 anni. Impossibile non ricordare il cartone animato della Disney "Dumbo", una struggente storia di emarginazione e riscatto ambientata proprio fra gli elefanti di un circo. Una dozzina di circhi continueranno a usare questi animali. Nessuno di loro però è grande e conosciuto come il Ringling Barnum.

https://twitter.com/bbcworldservice/status/726980999263952896 

A Providence domenica sera un elefante ha fatto il giro dell’arena con la bandiera americana, ascoltando l’inno nazionale. Quindi sei pachidermi sono entrati tenendosi per la coda. La decisione del Ringling Barnum è venuta a seguito di una maggiore sensibilità animalista del pubblico e del divieto emesso da decine di Comuni americani dell’uso dei bastoni con gancio, usati per addestrare gli elefanti. Un divieto che ha reso difficile per i circhi portare in tour questi animali. (Ansa)

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