Mendrisiotto

Ligornetto, forzano il blocco e scappano con i migranti a bordo

(Gabriele Putzu)
21 novembre 2017
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Un posto di blocco forzato, la conseguente fuga, l’inseguimento e il finale con un fermo. Il tutto è accaduto nella notte tra venerdì e sabato a Ligornetto. Poco dopo la una due automobili, con targhe della Svizzera tedesca, hanno forzato il posto di controllo allestito dalle Guardie di confine a pochi passi dal valico minore di Ligornetto. Il cosiddetto controllo di retrovalico. Durante i concitati attimi, fortunatamente, non si sono registrati feriti. Una delle due vetture – come confermatoci dal portavoce delle Gdc Mirko Ricci – è stata fermata poco dopo all’altezza della chiesa di San Giuseppe, sempre a Ligornetto. A bordo v’era un uomo, che è stato posto in stato di fermo e consegnato alla Polizia cantonale per essere interrogato. Ascoltato dalle forze dell’ordine non solo per il blocco forzato, ma pure perché stava trasportando dei migranti. All’altezza della chiesa, infatti, tre persone sono scese dall’auto e si sono date alla fuga, probabilmente attraversando i boschi limitrofi e aiutandosi con l’oscurità. Da qui l’intervento delle unità cinofile che si sono subito messe alla ricerca del terzetto scappato. Una pista, quella fiutata dai cani, che ha condotto gli agenti sino alla stazione ferroviaria di Mendrisio. Da lì, più nulla, lasciando dunque pensare che i tre siano saliti su un treno e si siano dati alla macchia. Persone che tuttora, infatti, risultano essere irrintracciabili. L’uomo alla guida, verosimilmente un cittadino di nazionalità turca, è stato come detto preso in consegna dalla Cantonale per gli interrogatori del caso. Anche la seconda auto – presumibilmente la ‘staffetta’, ovvero il veicolo mandato in avanscoperta per verificare se la strada fosse libera (da polizia) e percorribile – è riuscita a far perdere le proprie tracce.

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