Confine

Le 'fiamme gialle' intercettano ottocento chilogrammi di marijuana

12 luglio 2016
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Lo hanno seguito dal porto di Durazzo, in Albania, a quello di Brindisi e successivamente sino alla periferia di Lecce, dove è stato bloccato al volante di un'auto guidata da un connazionale e a bordo della quale c'erano 150 chilogrammi di marijuana. Poco dopo, i finanzieri del gruppo di Como, al comando del colonnello Salvatore Miraschi, sono arrivati a un casolare leccese, dove erano stipati altri 650 chilogrammi di marijuana, una pistola con matricola abrasa e due caricatori con quindici colpi. Rapido bilancio di una indagine durata tre mesi e che aveva preso lo spunto da un'informazione raccolta dai finanzieri comaschi, considerato che la marijuana in parte sarebbe dovuta arrivare in provincia di Como. I consistenti sequestri di droga – 4 milioni di euro il valore di mercato – risalgono a venerdì scorso. Tre gli arresti, due albanesi – fra cui colui che viene indicato come il responsabile del traffico – e un montenegrino, custode del casolare che, sospettano gli inquirenti, erano già stato utilizzato come deposito della marijuna. Stupefacente che dall'Albania arrivava sulle coste pugliesi a bordo di gommone, che facevano la spola nelle ore notturne. Oltre che al mercato comasco, l'erba, era destinata ad altre province lombarde oltre a Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Toscana e Abruzzo.

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