Economia

Fornitori-schiavisti: il colosso delle caramelle Haribo avvia un'inchiesta

3 novembre 2017
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L'azienda tedesca Haribo, produttrice delle famose caramelle gommose a forma di orsetto, ha annunciato che realizzerà un'inchiesta interna e ha incaricato dei controllori indipendenti per chiarire la situazione delle aziende in Brasile produttrici degli ingredienti delle loro caramelle, dopo che un documentario ha denunciato condizioni di lavoro analoghe alla schiavitù. Lo riporta Terra.

"Siamo scioccati e spaventati dai report sul trattamento dei lavoratori nelle aziende fornitrici della cera carnauba in Brasile, questo comportamento è inaccettabile", ha dichiarato l'azienda tedesca in un comunicato, annunciando che avvierà "un'inchiesta indipendente". "Abbiamo incaricato un gruppo di controllori indipendenti, accreditati e certificati per condurre un'indagine completa sulla nostra catena di fornitura di cera di carnauba e stiamo aspettando i risultati", ha aggiunto Haribo. Un documentario pubblicato a ottobre ha mostrato che la cera di carnauba, utilizzata per lucidare le caramelle ed evitare che si attacchino tra loro, viene prodotta da brasiliani che lavorano in condizioni terribili nella regione nord-orientale del Paese.

Secondo il documentario, le aziende dalle quali Haribo compra la cera hanno lavoratori pagati 40 real al giorno (circa 10 euro) per tagliare le foglie delle piante dalle quali si ricava la cera con falci lunghe e pesanti, sotto il sole cocente e senza abbigliamento adeguato. La pianta ha poi delle spine taglienti che possono ferire i lavoratori. La società tedesca ha avviato anche un'inchiesta interna per rispondere alle accuse di maltrattamenti dei maiali in alcune aziende tedesche. Dall'animale viene prodotta la gelatina. (Ansa)

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