Bellinzonese

"Convivenza con i lupi possibile e necessaria" secondo il Wwf

L'episodio di Tengia
15 febbraio 2017
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"Uccidere i lupi non risolve il problema della paura da parte della popolazione locale o i danni arrecati agli allevatori, perché tanto prima o poi tornano. Serve una strategia seria che punti all’educazione ambientale, alla sensibilizzazione e alla conoscenza reale di questi animali. Solo così si potrà vivere in armonia con questi predatori. Lasciamo da parte l’arroganza di chi dice che per questi animali non vi è più spazio fra le nostre montagne". Dopo l'interrogazione del granconsigliere Francesco Maggi (Verdi) di settimana scorsa, ora il Wwf si esprime così a seguito dei tre recenti attacchi da parte di lupi in Leventina e in Mesolcina, sostenendo che "la convivenza con i lupi è possibile e necessaria". L'interrogazione di Maggi, ricordiamo, auspicava chiarezza su come le pecore attaccate fossero protette e chiedeva al Cantone di mettere a disposizione il materiale fotografico raccolto subito dopo gli attacchi.

Gli ultimi casi, secondo il Wwf, dimostrano che “per quanto riguarda la protezione delle greggi c’è ancora molto da fare in Ticino, altrimenti non sarebbe stato possibile che il lupo colpisse con tanta facilità”. La richiesta è dunque che il Gruppo di lavoro “Grandi predatori” si riunisca per trovare una soluzione ragionevole.  Tale gruppo, viene fatto notare, non si riunisce da oltre due anni, "a dimostrazione del fatto che il concetto lupo non è una priorità per alcuni attori". Il Wwf invita dunque tutti ad assumere una posizione utile per salvare i lupi, ma anche per aiutare gli allevatori. 

L'esperta del Wwf Joanna Schoenenberger precisa: “Posso dire che l’allevamento, soprattutto quello professionale, ha bisogno di più aiuti concreti e adattati in modo individuale alla situazione dell’azienda. Un esempio: gli allevatori avrebbero bisogno di volontari che li aiutino nella montatura dei recinti, ma anche nella ricerca delle pecore ferite. Un altro fattore importante: gli enti cantonali dovrebbero coordinarsi tra di loro per permettere una protezione delle greggi senza ostacoli e complicazioni”.

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