Svizzera

Braccialetto elettronico per “pedinare” gli stalker. Il Consiglio federale rivede la legge a favore delle vittime

(Pablo Gianinazzi)
11 ottobre 2017
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Introdurre il braccialetto elettronico, migliorare il coordinamento fra autorità e rivedere le disposizioni sull’archiviazione di una procedura penale. Sono alcune delle misure che il Consiglio federale ha proposto oggi di introdurre nel diritto penale e civile per aumentare la protezione delle vittime di violenza domestica e stalking.

L’esecutivo ha deciso di intervenire sulla base di una valutazione delle norme vigenti e in risposta a diversi interventi parlamentari. Malgrado gli sforzi intrapresi per combattere questi fenomeni, negli ultimi anni non si è infatti assistito a una diminuzione dei casi, rileva l’esecutivo in una nota ripresa dall'Ats.

Fra i punti deboli della legislazione attuale emersi nelle perizie, figurano alcuni aspetti del diritto processuale, ma anche la difficoltà di far applicare misure di protezione decise dal giudice. Per questo il governo propone l’introduzione nel Codice civile di una base legale che consenta di ordinare la sorveglianza elettronica di una persona, tramite braccialetto geolocalizzato. L’entrata in contatto con la vittima non può essere evitata, ma questo metodo può fornire le prove che l’autore è tornato a più riprese nei pressi del domicilio della vittima.

Per eliminare ulteriori ostacoli a livello civile, il Consiglio federale propone che le spese processuali non siano più addossate alle vittime. Il giudice comunicherà inoltre la sua decisione a tutti i servizi competenti per la protezione o l’esecuzione delle misure, in modo da migliorare il loro coordinamento. A livello penale, è previsto un nuovo disciplinamento della sospensione o dell’abbandono di un procedimento per lesioni semplici, vie di fatto reiterate, minacce o coazione nei rapporti di coppia. La decisione sulla prosecuzione non dipenderà più unicamente dalla volontà della vittima – che in alcuni casi può subire pressioni dall’imputato – ma anche dall’autorità penale.

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