Ticino7
Il colore (amaro) della felicità
‘Le bestie (...) cominciano a fracassarsi la testa contro quei muri di un altro mondo, prima di raschiare queste pareti su cui danzano ombre senza odore’
Banksy, ‘Monkey Detonator’, 2002 (colore spray su carta, www.phillips.com).
13 Maggio 2023
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Pubblichiamo l'editoriale apparso su Ticino7, allegato a laRegione

“All’entrata del parco, per esempio, c’è la nuova Laguna dei fenicotteri: una pozzanghera in cui i pennuti sguazzano all’aperto, l’ideale per accogliere i visitatori perché il rosa è il colore della felicità. Alla vista di questi volatili verticali ci si diverte, si trova che abbiano un’andatura comica. Nessuno nota che si incastrano le zampe tra i ciottoli troppo grossi, nessuno sa che le loro ali sono state amputate, per impedirgli di prendere il volo. Più in là, i macachi continuano a fare a botte sullo stesso cumulo di cemento, e l’arcipelago annunciato è soltanto una parola che campeggia sui nuovi cartelli, i bei cartelli dai colori vivaci e con il testo scritto in grande. Tra quello che la gente pensa di vedere e le tragedie che accadono sotto i loro occhi c’è un abisso. Le famiglie s’inteneriscono davanti ai lemuri dalla coda a strisce, tutti invidiano le scimmiette che poltriscono su un prato verde, all'ombra di un pino domestico. Nessuno sa che il tronco è elettrificato, e che le scimmie rimpiangono la recinzione della loro vecchia gabbia, su cui potevano arrampicarsi. E pazienza se adesso si annoiano a morte. Le sbarre per gli umani erano davvero troppo deprimenti. Le griglie sono quindi state sostituite dai vetri, quest’epoca ama l’assenza di asperità e la trasparenza, si ha l’impressione di essere in un centro commerciale, è rassicurante”.

Brano tratto da Lo zoo di Roma di Pascal Janovjak (Casagrande, 2021; pp 126-127).