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Campione d'Italia: cambiamenti in atto

Dal 1° gennaio, il comune di Campione d’Italia è entrato a far parte del territorio doganale dell’Ue. Come devono comportarsi le aziende ticinesi?

Da sinistra: L. Albertoni, E. Cavadini, G. Binda, F. Maltauro
7 febbraio 2020
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Nella mattinata del 27 gennaio si è svolto presso la Cc-Ti il primo Networking Business Breakfast del 2020. L’evento ha voluto centrare la propria attenzione su un tema di stretta attualità: la nuova realtà campionese, territorio che dall'1.1.2020 è passato a tutti gli effetti sotto il regime doganale dell’Ue. Cosa ha comportato questo cambiamento? Quale è l’impatto delle diverse normative per le aziende ticinesi che si recano a Campione d’Italia per forniture o prestazione di servizi? Quali le implicazioni?
Ne abbiamo parlato con Giorgio Binda, Capo-sezione tariffe e regimi doganali, AFD Lugano; Eros Cavadini, ispettore dell’ID Chiasso Strada e Francesco Maltauro, Capo Servizio Sezione della circolazione, Camorino; davanti a una sala gremita di interessati.
Luca Albertoni, Direttore Cc-Ti, ha aperto l’evento passando subito la parola a Giorgio Binda ed Eros Cavadini.

Alcuni cenni su Campione d’Italia
Il Comune di Campione d’Italia conta oggi circa 2’000 abitanti e si situa in territorio svizzero, affacciandosi sul lago di Lugano. Si tratta di un exclave italiana. Dall’inizio del 2020, su richiesta dell’Italia, la Commissione europea ha approvato la direttiva UE 2019/475 che prevede l’inclusione del comune nel territorio doganale dell’Unione europea.

Conseguenze dal profilo doganale
Se sino alla fine del 2019, dal punto di vista doganale, la Confederazione considerava Campione come facente parte del territorio doganale svizzero in base al diritto consuetudinario internazionale, a partire dal 1° gennaio 2020 l’exclave doganale di Campione d’Italia e le acque italiane del Lago di Lugano sono entrate a far parte del territorio doganale dello Stato italiano/dell’Ue.

L’entrata e l’uscita nel/dal territorio campionese è quindi soggetta, analogamente a quanto avviene già oggi agli altri valichi di frontiera italo/svizzeri, all’espletamento delle formalità doganali e valutarie, oltre a quelle derivanti dall’applicazione delle rimanenti normative dei rispettivi Stati. È stato creato un «ufficio doganale» al nuovo confine tra Bissone e Campione (suddivisione Bissone dell’Ispettorato doganale di Chiasso-Strada), vista l’assenza della necessaria superficie logistica per la realizzazione fisica dell’ufficio e la relativa area di controllo, sono e saranno previsti controlli mobili per il traffico turistico e controlli materiali presso uno spazio allo svincolo autostradale di Bissone per il traffico commerciale.
La situazione è in evoluzione, l’obiettivo generale è quello di implementare dei processi che, con i debiti accorgimenti, possano facilitare il disbrigo delle procedure. Vi sarà la possibilità di ulteriori adeguamenti futuri sulla base delle esperienze raccolte durante le prime settimane di gennaio, in materia di tipologie e volumi di traffico.

Cosa è emerso finora?
Il traffico campionese è basato esclusivamente su fornitori di prestazioni ticinesi, per cui si tratta di esportazioni di beni/merci di quantità ridotta, con un raggio d’azione entro – circa – i 50 km. Per determinati servizi vi è la necessità di assicurare il servizio 7 giorni su 7, giorno e notte (24/h). Quest’analisi ha permesso di stilare un elenco dei settori economici operativi in loco e delle loro specifiche necessità.
Per queste e altre situazioni incontrate son stati implementati dei processi (anche temporanei), come ad esempio:

Implementata procedura semplificata all’esportazione per invii sino a CHF 1000.- / 100 kg
Ove giustificato, autorizzato export/import di merce al di fuori degli orari d’apertura dell’ufficio doganale, senza riscossione della tassa fuori orario
Autorizzati concarichi laddove imprescindibile (esempio: ossigeno medicale)
Concluso accordi per casi particolari (servizi urgenti alla clientela ecc.)
Visto l’evolversi della situazione e una mancata regolamentazione in essere dalla controparte italiana, invitiamo le aziende che avessero domande mirate per l’Amministrazione federale delle Dogane a rivolgersi all’Ispettorato doganale Chiasso-Strada (tel. +41 58 483 41 02).

 

Per maggiori informazioni, il nostro Servizio giuridico resta a disposizione per le aziende associate alla Cc-Ti.

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