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#calore rinnovabile

Riscaldamenti rinnovabili in Ticino

Intervista al capo del Dipartimento del territorio, Claudio Zali

In Svizzera tuttora sono in funzione circa 900’000 impianti di riscaldamento a energie fossili e oltre 100’000 degli estremamente inefficienti riscaldamenti elettrici diretti. Per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici nel settore degli edifici questi devono essere sostituiti entro il 2050 con sistemi rinnovabili ed efficienti.


Il consigliere di Stato, e capo del Dipartimento del territorio, Claudio Zali spiega come intende agire il Canton Ticino.


- Quali sono le normative attualmente in vigore nel cantone per la sostituzione del generatore di calore e quali sono le principali soluzioni scelte dai proprietari immobiliari ticinesi?

Il quadro normativo in ambito energetico è dettato dalla Legge cantonale sull’energia e dal relativo Regolamento sull’utilizzazione dell’energia. Una recente modifica della Legge cantonale sull’energia, che tocca anche il tema della sostituzione degli impianti di riscaldamento, è già stata approvata dal Parlamento e la sua entrata in vigore è prevista a breve. Quanto alle soluzioni adottate, i dati statistici concernenti le procedure edilizie sul nostro territorio, mostrano che in caso di sostituzione degli impianti di riscaldamento, nel 2021 in circa il 65% dei casi la scelta è caduta su impianti che utilizzano energie rinnovabili. Una tendenza, questa, al rialzo nel 2022: in cui gli investimenti in questa direzione hanno interessato l’80% dei casi.


- Secondo la sua esperienza, quali sono le maggiori sfide per i cittadini nel passaggio a un sistema di riscaldamento rinnovabile?

Constatiamo che, nonostante i vari incentivi messi a disposizione, è la mancanza del capitale proprio necessario a trattenere i piccoli proprietari dall’effettuazione di questo tipo di investimento. Dovremo lavorare su questo aspetto e rendere maggiormente accessibili, in collaborazione con gli istituti bancari, dei finanziamenti agevolati ed informali al fine di rinnovare l’impianto di riscaldamento o anche di permettere la posa di un impianto fotovoltaico.

- Come sostenete i proprietari di case del Canton Ticino in questa transizione, rispettivamente nel percorso per far a meno dei combustibili fossili nel breve termine?

È da circa un ventennio che il Cantone attua programmi promozionali a favore delle energie rinnovabili. Ad oggi sono in vigore due programmi promozionali specifici: il primo prevede incentivi in caso di conversione di impianti di riscaldamento elettrici, o alimentati a energia fossile, verso l’impiego di fonti rinnovabili. Penso qui alle pompe di calore, al pellet oppure ancora all’allacciamento a reti di teleriscaldamento. Il secondo programma promuove in modo specifico l’installazione di pannelli solari fotovoltaici.


- Il programma Calore rinnovabile informa soprattutto i proprietari immobiliari sui possibili sistemi di riscaldamento a energie rinnovabili. Come valuta il programma?

Partiamo dal principio che ogni azione intrapresa che promuove le energie rinnovabili è di per sé una buona azione. In particolare, il programma Calore rinnovabile si rivolge alle abitazioni che, nel contesto cantonale, sono responsabili per circa un terzo dei consumi di energia. È dunque questo uno dei settori chiave su cui occorre concentrarsi. In tale contesto, il programma Calore rinnovabile contribuisce a sensibilizzare i proprietari immobiliari sui diversi sistemi di riscaldamento, nonché sull’importanza delle scelte che vengono fatte in questo ambito, contribuendo ad abbattere le barriere conoscitive e i pregiudizi che purtroppo ancora esistono verso l’impiego delle fonti energetiche rinnovabili.

- Quali consigli (soprattutto a livello di procedure) può dare ai cittadini di tutta la Svizzera che hanno ancora un riscaldamento a combustibili fossili o un riscaldamento elettrico diretto?

Mi è difficile rispondere per tutti, dal momento che le procedure sono regolate a livello cantonale. In Ticino la Legge edilizia e il relativo Regolamento di applicazione stabiliscono che in caso di sostituzione dell’impianto di riscaldamento è necessaria una formale procedura edilizia. Il consiglio è quello di informarsi preventivamente presso il proprio Comune di residenza in merito alle pratiche da seguire. Ciò detto, osserviamo che anche le competenze degli installatori nel frattempo si sono ampliate, per cui accade sempre più spesso che siano loro stessi a farsi spontaneamente carico delle procedure edilizie. Informarsi per tempo è dunque fondamentale per essere pronti alla sostituzione del proprio impianto.


- Il Canton Ticino ha intenzione a breve di intraprendere ulteriori passi legislativi per ridurre a zero le emissioni di CO2 nel settore degli edifici, rispettivamente dove fisserà le prossime priorità?

Nel corso del 2021 il Parlamento ticinese ha approvato tre messaggi governativi che vanno in questo senso. Anzitutto è stato confermato il Fondo per le energie rinnovabili, che a fine 2021 ha finanziato oltre 6’300 impianti fotovoltaici. Inoltre è stato approvato un nuovo credito per i programmi promozionali in ambito energetico, tra cui il risanamento degli edifici e dei relativi impianti, che da un decennio a questa parte ha accolto oltre 8’600 richieste di incentivi. Non da ultimo, il Governo ha approvato una modifica legislativa – la cui entrata in vigore è prevista a breve – volta a incrementare l’apporto di energie rinnovabili nel parco immobiliare, con la conseguente riduzione di emissioni di CO2 negli edifici. Ma non ci fermiamo qua; attualmente stiamo già valutando i prossimi passi da compiere, soprattutto in ambito promozionale. L’obiettivo da raggiungere è chiaro: una società al 100% rinnovabile e a zero emissioni di CO2. ■

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