Svizzera

Condannato a vita per triplice omicidio a Zurigo

Spagnolo di 47 anni giudicato colpevole, ma niente internamento

9 dicembre 2025
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Il Tribunale distrettuale di Zurigo ha emesso una condanna all'ergastolo per un cittadino spagnolo di 47 anni, ritenuto colpevole di un triplice omicidio avvenuto tra Zurigo e Laupen (BE). La sentenza, pronunciata oggi, ha parzialmente accolto le richieste del procuratore, che aveva chiesto la pena massima ma non è riuscito a ottenere l'internamento dell'imputato. La difesa, dal canto suo, aveva chiesto l'assoluzione.

Durante la lettura della sentenza, il giudice ha sottolineato come le dichiarazioni dell'imputato non siano state convincenti. L'uomo ha affermato di non ricordare l'omicidio di Laupen, nonostante le vittime fossero suoi vicini, e ha presentato alibi solo durante il processo. Il giudice ha evidenziato la violenza estrema con cui l'imputato ha agito, ipotizzando che il movente fosse la rapina, dato che entrambi i luoghi dei delitti erano stati messi a soqquadro e l'uomo aveva problemi finanziari.

Una perizia ha escluso la presenza di malattie psichiche nell'imputato, rendendo impossibile l'internamento. Tuttavia, la sua pericolosità sarà valutata da una commissione di esperti dopo almeno 15 anni di detenzione.

L'uomo era stato arrestato a Ginevra nel gennaio 2024, dopo che il suo DNA era stato rinvenuto sulle scene dei crimini avvenuti a Zurigo-Seefeld nel 2010 e a Laupen nel 2015. Nel primo caso, la vittima era una psicanalista 56enne, uccisa con 14 coltellate nel suo studio. Nel secondo, una coppia di coniugi, ex vicini di casa dell'imputato, è stata uccisa con una trentina di colpi di ascia o martello.

L'imputato ha giustificato la presenza del suo DNA sui luoghi dei delitti con la sua condizione di psoriasi, che causerebbe una facile dispersione del DNA. Tuttavia, il giudice ha respinto questa spiegazione, affermando che le tracce indicano chiaramente l'imputato come autore. Il DNA è stato trovato in punti chiave delle scene del crimine, e le affermazioni dell'imputato su un presunto complotto per incastrarlo sono state definite "assurde".

La sentenza non è ancora definitiva e può essere impugnata presso il Tribunale cantonale di Zurigo.