Basilea città

Vai libera a manifesti contro Islam e cultura woke dei Giovani Udc

La sentenza del Tribunale amministrativo cantonale ribalta una prima decisione delle autorità competenti locali

Il manifesto della discordia
(Svp)
17 ottobre 2025
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I Giovani Udc sono autorizzati a esporre due manifesti controversi, in cui si punta il dito contro l'islamismo e la cultura woke, a Basilea Città. A dare semaforo verde, in una sentenza del 23 settembre resa nota oggi dal partito stesso, è stato il Tribunale amministrativo cantonale.

I manifesti raffigurano entrambi un uomo a volto coperto che impugna un coltello e una persona dai tratti androgini con in mano una bomboletta spray e al collo una sciarpa arcobaleno. Uno presenta lo slogan "Stop all'attacco alla nostra libertà!" e l'altro quello "Stop all'antisemitismo islamista e woke!".

Ricorso accolto

Le immagini erano state inizialmente vietate dalla competente autorità cantonale, poi, in seconda istanza, il Dipartimento delle costruzioni e dei trasporti (Bvd) aveva ritenuto ammissibile la raffigurazione di persone "woke", ma impedito il riferimento all'islam.

I Giovani Udc hanno però presentato ricorso, con successo, presso il Tribunale amministrativo. Secondo quest'ultimo infatti, il manifesto è rivolto contro l'ideologia politica dell'islamismo e non contro la comunità religiosa musulmana.

La sezione giovanile dei democentristi aveva lanciato la campagna nella primavera del 2024, dopo aver "constatato una vera e propria ondata di antisemitismo" in Svizzera a seguito dell'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023. In un comunicato odierno, il partito definisce "rivoluzionaria" la sentenza grazie alla quale ha ottenuto la doppia approvazione dei suoi cartelloni.