Approvando l'introduzione della nuova imposta immobiliare cantonale facoltativa sulle abitazioni secondarie viene abolita l'imposta sul valore locativo (anche per le residenze primarie). Ecco le principali reazioni di partiti e associazioni, nonché del Consiglio federale:
- HEV E COMITATO FAVOREVOLE: Il risultato rappresenta un segnale forte a favore di maggiore equità fiscale, responsabilità individuale e promozione della proprietà abitativa occupata dai proprietari stessi, affermano in un comunicato l'Associazione svizzera dei proprietari fondiari (HEV) e il comitato "Sì a imposte giuste". "Si tratta di un grande successo per tutti coloro che vivono nella propria casa e per chi sogna di realizzare questo obiettivo", afferma il consigliere nazionale (UDC/ZH) e presidente dell'HEV Gregor Rutz. "L'abolizione allevia soprattutto gli anziani che vivono nella loro abitazione", ha aggiunto la vicepresidente e consigliera agli Stati Brigitte Häberli-Koller (Centro/TG).
- USAM: Per l'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM), "il valore locativo, basato su ipotesi teoriche spesso molto lontane dalla realtà del mercato, rappresentava un onere amministrativo e finanziario inutile per migliaia di proprietari". Questa decisione, afferma il suo presidente Urs Furrer citato in un comunicato, è un segnale forte a favore della proprietà privata e della semplificazione fiscale. La riforma, inoltre, libererà risorse per gli investimenti e i consumi, stimolando così l'economia locale.
- UDC: È una "decisione storica", che rafforza la classe media, per decenni gravata da una "ingiusta imposta punitiva", sostiene l'UDC. Il principale partito svizzero chiede inoltre ulteriori miglioramenti delle condizioni quadro per il settore. Per l'UDC ciò passa per il contenimento dell'immigrazione: ciò ridurrebbe la pressione sui prezzi del mercato immobiliare e renderebbe nuovamente più accessibile sia l'affitto sia l'acquisto di un'abitazione.
- PLR: La riforma, che libera tutti i proprietari di abitazioni da una ingiusta tassa fantasma, "allevia il carico di molte famiglie e anziani che vivono nelle proprie abitazioni". La novità permetterà anche di avvicinare al loro sogno tutti coloro che in futuro aspirano a diventare proprietari di una casa.
- Centro: "Con questa riforma viene abolita una tassa su un reddito fittizio, ingiusta e difficile da sopportare per molti proprietari, in particolare famiglie e pensionati", ha detto la consigliera nazionale e presidente del gruppo parlamentare del Centro Yvonne Bürgin (ZH), citata in una nota. Non da ultimo, la riforma abolisce un sistema di deduzioni che oggi favorisce fiscalmente l'indebitamento, sottolinea il partito.
- COMITATO CONTRARIO: Il risultato, molto stretto, mostra come la campagna per il "no" sia riuscita a mobilitare ampi settori della popolazione, bilanciando in parte gli importanti mezzi mobilitati dai favorevoli. Lo afferma il comitato "No allo stop delle ristrutturazioni", che si dice preoccupato per i futuri risanamenti energetici degli edifici. "Sarà fondamentale mantenere e rafforzare gli incentivi alla modernizzazione e alla decarbonizzazione del patrimonio edilizio", viene sostenuto.
- PS: "Si tratta di una sconfitta significativa per il potere d'acquisto degli inquilini e della classe media, che dovranno sopportare perdite fiscali pari a circa 2 miliardi di franchi tramite aumenti di imposte", afferma il PS. A suo avviso il risultato odierno rende ancor più urgenti misure politiche capaci di alleviare la pressione sugli inquilini e sulla classe media, rafforzandone il potere d'acquisto.
- VERDI: La lobby immobiliare rovina la protezione del clima, affermano i Verdi, alludendo alla soppressione delle deduzioni fiscali in ambito energetico. Di conseguenza, è chiaro che occorre fermare immediatamente il programma di risparmi del Consiglio federale. Gli ecologisti chiedono anche misure per chi vive in affitto: "dopo questo regalo ai proprietari, è giunto il momento di occuparsi seriamente dei bisogni degli inquilini", ha dichiarato la consigliera nazionale vodese citata in una nota.
- USS: L'Unione sindacale svizzera (USS) esprime delusione per l'abolizione del valore locativo, sottolineando come essa comporti ingenti perdite fiscali, favorisca l'aumento dei prezzi immobiliari e incentivi il lavoro nero. I proprietari di case ne traggono un significativo vantaggio, mentre gli inquilini continuano a confrontarsi con affitti elevati e scarsità di alloggi accessibili.
- TRAVAIL.SUISSE: Questa decisione comporterà un aumento del lavoro nero nell'artigianato e perdite fiscali considerevoli, in un momento in cui Confederazione e Cantoni devono affrontare misure di risparmio per miliardi, deplora Travail.Suisse. Il cambiamento di sistema, prosegue il sindacato, favorirà una minoranza di proprietari piuttosto benestanti, accentuando ulteriormente le disuguaglianze sociali.
Con la decisione odierna si chiude un capitolo durato decenni, ha detto la consigliera federale Karin Keller-Sutter in conferenza stampa. La riforma, ha aggiunto, entrerà in vigore al più presto nel 2028.
La ministra delle finanze ha poi spiegato che le conseguenze finanziarie per i conti pubblici non sono ancora prevedibili, perché dipenderanno dai tassi d'interesse e da come i cantoni applicheranno la nuova imposta. Per ora, il piano finanziario della Confederazione stima perdite di circa 400 milioni di franchi l'anno dal 2029. Sulle ristrutturazioni energetiche, Keller-Sutter non si è detta preoccupata: restano i programmi di incentivazione e i cantoni potranno autorizzare deduzioni fino al 2050.