Nuove misure per raggiungere emissioni nette zero entro il 2050, senza aumentare le tasse sui combustibili fossili
Rivedere la legge sul CO2, continuando a puntare sugli incentivi e sullo scambio di quote, senza tasse più elevate, ed elaborare condizioni quadro giuridiche per la rimozione e il sequestro di anidride carbonica. Sono gli ambiti di politica climatica nei quali il Consiglio federale intende intervenire per il dopo 2030. Oggi ha discusso quali orientamenti prendere.
Questi aspetti sono fondamentali per il raggiungimento dell'obiettivo delle emissioni nette pari a zero entro il 2050, sancito nella legge (LOCli), sottolinea il Governo in una nota.
Per raggiungerli, il Consiglio federale sta elaborando una proposta per poter integrare le emissioni di CO2 degli edifici e dei trasporti in un nuovo sistema di scambio di quote di emissioni (SSQE).
Finora viene prelevata una tassa applicata ai combustibili fossili e un supplemento massimo per ogni litro di carburante con cui gli importatori di carburanti finanziano la loro compensazione. Il nuovo sistema prevederebbe cosiddetti "diritti di emissione": un'impresa o un settore necessiterebbe di un diritto per ogni tonnellata di CO2 emessa. La quantità di questi diritti verrebbe ridotta ogni anno, comportando così una riduzione delle emissioni.
Per evitare aumenti eccessivi, il prezzo per tonnellata di anidride carbonica nel SSQE verrebbe limitato a 120 franchi per l'olio da riscaldamento e a 20 franchi per i carburanti. Questi contributi corrispondono rispettivamente alle aliquote attuali della tassa sul CO2 e al supplemento massimo di 5 centesimi per litro di carburante. I limiti massimi di prezzo per i diritti di emissione in Svizzera dovrebbero poter essere adeguati dal Parlamento qualora i prezzi dell'Unione europea dovessero stabilizzarsi a un livello più alto rispetto a quelli svizzeri, prosegue il Governo.
I proventi della vendita all'asta dei diritti di emissione verranno impiegati per accelerare la decarbonizzazione dei settori interessati e, inoltre, per misure di attenuazione in imprese particolarmente interessate e in gruppi di popolazione, ad esempio nelle zone rurali.
Il SSQE verrà ulteriormente sviluppato anche per l'aviazione, in analogia con quello dell'Unione europea. La partecipazione, finora volontaria, degli istituti finanziari ai test di compatibilità climatica degli investimenti (PACTA) diventerà obbligatoria. Le misure di riduzione delle emissioni dell'agricoltura continueranno a essere attuate nel quadro della politica agricola.
Il Consiglio federale intende inoltre potenziare la rimozione e il sequestro di CO2 con una nuova legge quadro che armonizzi le regole per l'installazione di condutture di anidride carbonica e serbatoi nel sottosuolo. Vuole in tal modo attuare una mozione relativa alla cattura e allo stoccaggio del CO2.
Nella seduta odierna ha incaricato il DATEC di elaborare, entro fine giugno 2026, un disegno per entrambi i progetti.