Svizzera

Petizione per salvare Tox Info Suisse

Consegnate 100.000 firme per un finanziamento transitorio di 1,1 milioni di franchi.

10 settembre 2025
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Oggi a mezzogiorno, una petizione con centomila firme è stata consegnata alla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider. L'obiettivo è ottenere un finanziamento transitorio di 1,1 milioni di franchi per il 2026, destinato al Centro svizzero d'informazione tossicologica Tox Info Suisse.

Le firme sono state presentate dai promotori davanti alla Cancelleria federale. Per sottolineare l'urgenza della situazione, sono arrivati a bordo di un'ambulanza, estraendo una barella su cui era posizionata una grande cornetta telefonica rossa, simbolo del servizio.

Tox Info, accessibile 24 ore su 24 tramite il numero d'emergenza 145, gestisce circa 40.000 chiamate all'anno, principalmente legate all'ingestione di prodotti chimici e farmaci. La fondazione ha comunicato che le richieste aumentano annualmente tra il 2 e il 4%, con il 40% delle chiamate riguardanti bambini sotto i cinque anni. Inoltre, i medici del centro ricevono salari equivalenti a quelli dei medici assistenti, rendendo necessario un adeguamento salariale.

La richiesta di sicurezza finanziaria è sostenuta anche da politici e rappresentanti della società civile. Tuttavia, nella seduta del 3 settembre, il Consiglio federale ha deciso di garantire il finanziamento del centro attraverso fondi privati, non federali. Solo se questi fondi non dovessero essere raccolti volontariamente, si procederà con una legge specifica. Il presidente di Tox Info, Josef Widler, ha espresso preoccupazione, affermando che il centro non può attendere il completamento del processo politico senza rischiare il fallimento.

Attualmente, la Confederazione contribuisce con 600.000 franchi al budget totale di 5,5 milioni. Nel 2024, il centro ha registrato un deficit di 800.000 franchi e prevede una perdita di circa un milione per l'anno in corso. L'Ufficio federale della sanità pubblica ha dichiarato che un aumento immediato dei contributi pubblici o la copertura totale del deficit da parte dello Stato non sono fattibili, a causa della difficile situazione finanziaria della Confederazione.