Il Consiglio federale ribadisce il prezzo fisso, ma apre a soluzioni diplomatiche per costi aggiuntivi.

Il Consiglio federale svizzero ha confermato l'acquisto di 36 aerei da combattimento F-35A dagli Stati Uniti, sottolineando che il prezzo concordato è fisso. Tuttavia, ha anche aperto alla possibilità di una soluzione diplomatica per affrontare i costi supplementari derivanti dall'inflazione e dall'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia. Secondo Washington, tali costi dovrebbero essere a carico della Svizzera.
Il costo totale di 6 miliardi di franchi è stato certificato da perizie legali e dall'Ambasciata degli Stati Uniti a Berna nel 2022, come confermato dal ministro della difesa Martin Pfister durante una conferenza stampa. Urs Loher, capo dell'armamento presso armasuisse, ha descritto la situazione come complessa e inusuale.
Nel 2024, il Joint Program Office ha avvertito armasuisse di possibili costi aggiuntivi, senza fornire dettagli. Nel febbraio 2025, la Defense Security Cooperation Agency ha comunicato che il prezzo fisso era frutto di un "malinteso", senza quantificare i costi extra. A giugno, gli Stati Uniti hanno confermato la loro posizione e fornito una stima dei costi aggiuntivi, compresi tra 650 milioni e 1,3 miliardi di dollari.
Il Consiglio federale ha deciso di continuare i colloqui diplomatici e ha incaricato il DDPS di proporre una soluzione concreta. Tra le opzioni considerate ci sono l'acquisto di meno aerei o un eventuale credito supplementare da sottoporre al voto popolare. La rescissione del contratto non è stata stimata, ma Pfister ha avvertito che avrebbe gravi conseguenze per la sicurezza aerea svizzera dopo il 2032, quando gli attuali F/A-18 saranno obsoleti.
Oltre ai costi degli F-35A, sono previsti costi aggiuntivi per la costruzione di nuove infrastrutture militari, stimati fino a 60 milioni di franchi. Inoltre, un accordo di compensazione prevede l'assemblaggio parziale di quattro aerei in Svizzera, progetto attualmente in fase di valutazione da parte di RUAG.
Il Consiglio federale è stato anche aggiornato sul sistema di sorveglianza aerea SkyView 4.0, sviluppato da Thales France LAS, e sulle divergenze contrattuali emerse. Infine, sono in corso chiarimenti sui costi futuri del sistema Patriot, che gli Stati Uniti intendono aggiornare negli anni 2030, con costi di sviluppo condivisi tra i Paesi utilizzatori, inclusa la Svizzera.