Crescita dell'1% trainata da inverni rigidi e vendite di carburanti per l'aviazione
Il consumo energetico svizzero è aumentato dell'1% nel 2024. I motivi principali sono le temperature invernali più basse rispetto al 2023 e l'aumento delle vendite di carburanti per l'aviazione. Il consumo di energie rinnovabili è cresciuto notevolmente, soprattutto nel settore del riscaldamento.
Il numero di "gradi giorno di riscaldamento", un importante indicatore del consumo energetico, è aumentato dello 0,5% rispetto all'anno precedente. Hanno registrato un incremento anche altri fattori che determinano, sul lungo periodo, una tendenza alla crescita del consumo: la popolazione residente permanente (+1,3%), il prodotto interno lordo (+1,3%), il parco veicoli (+0,9%) e il parco immobili (aumento, ma non sono ancora disponibili cifre dettagliate).
Le vendite di carburanti per l'aviazione sono di nuovo aumentate nettamente (+9,1%) rispetto all'anno precedente, rimanendo comunque al di sotto dei livelli registrati nel 2019, indica un comunicato odierno dell'Ufficio federale dell'energia (UFE).
Il consumo di benzina e diesel è invece diminuito del 2,1% (benzina: -1,1%; diesel: -2,9%). I combustibili fossili rappresentano poco più di un terzo (34,9%) del consumo finale complessivo di energia nella Confederazione. Si registra un incremento considerevole del consumo di biocarburanti (+25,2%) rispetto all'anno precedente. La loro quota rispetto al totale delle vendite di benzina e diesel è pure aumentata leggermente, attestandosi al 4,8%.
Il consumo di gas naturale è salito dell'1,7%, quello dell'elettricità dell'1,4% e quello di olio da riscaldamento extraleggero è aumentato del 4,1%. Questi tre vettori energetici rappresentano circa la metà del consumo di energia in Svizzera.
Nell'ambito del riscaldamento, le energie rinnovabili sostituiscono sempre più spesso i vettori fossili. L'impiego di calore ambiente mediante pompe di calore è aumentato del 6,7%, mentre il consumo di teleriscaldamento è cresciuto del 9,2%. La quota rinnovabile di teleriscaldamento ha continuato ad aumentare e ha raggiunto il 43%. Per contro l'utilizzo del solare termico e della legna da ardere è leggermente diminuito (-1,5% e -0,8%). Il consumo di biogas è progredito del 2,7%. La quota delle rinnovabili rispetto al consumo finale di energia è aumentata costantemente e nel 2024 ha raggiunto un terzo scarso (29,9%).
Lo scorso anno il consumo di elettricità è aumentato di circa l'1,4% rispetto al 2023, raggiungendo i 57,5 terawattora (TWh). La produzione interna di energia elettrica è cresciuta dell'11,4%, toccando un nuovo primato di 81,1 TWh, al quale hanno contribuito in particolare le centrali idroelettriche, che hanno anch'esse registrato una produzione record di 48,3 TWh (+18,5%).
Nell'anno in esame, il 59,6% della produzione di energia elettrica proveniva da centrali idroelettriche, il 28,4% da centrali nucleari e il 12,0% da impianti di produzione di elettricità da energia termica e rinnovabile (energia termica 4,4%, eolica 0,2% e fotovoltaica 7,4%).