Sicurezza, benessere e indipendenza al centro della terza tornata di Accordi bilaterali con l'Unione Europea
Sicurezza, benessere e indipendenza sono stati i punti cardinali della valutazione del Consiglio federale del dossier riguardante la terza tornata di Accordi bilaterali con l'Unione europea (UE). Lo ha indicato il consigliere federale Ignazio Cassis.
Riguardo alla questione della sicurezza, il "ministro" degli esteri ha citato un proverbio arabo "chi vive in pace con i suoi vicini, può dormire senza paura". Lo stesso, ha ribadito il consigliere federale, vale anche per gli Stati. La parte degli accordi riguardante la stabilizzazione contribuisce alla sicurezza della Svizzera. L'accordo sull'energia elettrica migliora la sicurezza dell'approvvigionamento. Gli accordi in materia di salute e alimentazione proteggono anche i consumatori.
Il governo non ha perso di vista neppure la questione del benessere: l'UE è il più importante partner commerciale della Svizzera, ma anche le relazioni con gli Stati Uniti e la Cina saranno ulteriormente sviluppate, ha rassicurato il "ministro" ticinese. Il Consiglio federale ha commissionato diversi studi. Questi dimostrano che senza gli accordi con l'UE, tra qualche anno il prodotto interno lordo della Svizzera sarebbe più basso.
Per quanto concerne l'indipendenza del paese, Cassis ha ribadito che "la Svizzera è uno Stato sovrano e ha negoziato nuovi accordi con l'UE in modo sovrano". Gli accordi rafforzano l'indipendenza invece di indebolirla. Il diritto dell'UE viene adottato in modo dinamico, ma il Parlamento e il Consiglio federale hanno sempre l'ultima parola. I nuovi accordi prevedono regole chiare in caso di conflitti. Si tratta di un netto progresso rispetto alla situazione precedente.