La Svizzera deve introdurre un registro federale degli aventi economicamente diritto per combattere il riciclaggio di denaro. Lo ha deciso giovedì il Consiglio nazionale approvando – con 117 voti contro 63 e 5 astenuti – una legge già adottata dagli Stati. Il dossier torna alla Camera dei Cantoni per l’esame delle divergenze. Il futuro registro, fortemente criticato dall’Udc per l’eccessivo carico amministrativo che comporterebbe a più livelli, è un elemento centrale per identificare i reali proprietari delle strutture giuridiche, ha spiegato da parte sua la consigliera federale Karin Keller-Sutter. “Permetterà di individuare e prevenire l’uso di società di comodo per occultare beni, eludere sanzioni internazionali o riciclare denaro”, ha affermato la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter (Plr). Nel suo intervento, Simone Gianini (Plr) ha chiesto che le nuove regolamentazioni, “per quanto possibile, non portino più burocrazia del necessario”. Per questo motivo non andrebbero sottoposte alle nuove regole le associazioni e le fondazioni. Tanto più che queste ultime sono già sottoposte a controllo e a vigilanza statali, ha spiegato il ticinese. Al voto, il plenum si è detto d’accordo con 116 voti contro 72. Dal progetto, che risponde alle raccomandazioni del Gruppo di azione finanziaria internazionale del Consiglio d’Europa, è stato scorporato il delicato capitolo degli obblighi di diligenza per alcune attività di consulenza, come quella legale. Verrà trattato separatamente. ATS/RED