Approvata mozione per avviare trattative con Bruxelles, nonostante le riserve del consigliere federale Parmelin
La Svizzera deve collaborare globalmente con l'Unione europea nel settore spaziale. Il Consiglio degli Stati oggi ha approvato senza opposizioni una mozione, che ha già superato lo scoglio del Nazionale in settembre, con la quale si incarica il governo di agire in tal senso.
Una cooperazione europea è particolarmente opportuna alla luce dei nuovi sviluppi negli Stati Uniti, ha messo in rilievo in aula la relatrice commissionale Franziska Roth (PS/SO). Secondo il testo della mozione, presentato originariamente dalla Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale, l'esecutivo deve sondare il terreno a Bruxelles circa la possibilità di avviare trattative su una collaborazione nel settore spaziale e sottoporre in seguito alle commissioni della politica estera un corrispondente mandato negoziale.
Stando all'atto, lo spazio sta acquisendo sempre più importanza in termini di politica di sicurezza. La Confederazione, a causa della sua limitata infrastruttura, dipende dalla collaborazione internazionale per tutelare i propri interessi, ha sottolineato Roth. Le discussioni in materia, è stato precisato, devono tenersi al di fuori dell'attuale pacchetto che regola le relazioni fra Svizzera e Ue.
Inutile l'opposizione del consigliere federale Guy Parmelin. Questi ha affermato che, al momento, non è pertinente condurre negoziati approfonditi con l'Unione europea in questo ambito: la Svizzera cerca già partecipazioni attive a dei programmi continentali e collaborazioni sono già esistenti o sono oggetto di negoziati.