Svizzera

Cantoni delusi dal pacchetto risparmi della Confederazione

Critiche per l'esclusione dai lavori preparatori e rischi per innovazione e infrastrutture.

14 marzo 2025
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Il pacchetto di risparmi proposto dal Consiglio federale per riequilibrare il bilancio della Confederazione entro il 2027 ha suscitato forti critiche da parte dei Cantoni. Questi ultimi si sono detti "estremamente insoddisfatti" per non essere stati coinvolti nei lavori preparatori, secondo quanto dichiarato dalla Conferenza dei governi cantonali (CdC).

Le proposte del governo federale, che prevedono risparmi di 2,7 miliardi di franchi nel 2027 e 3,6 miliardi nel 2028, sono state giudicate problematiche dai Cantoni. Essi sostengono che le misure scaricano unilateralmente i costi su di loro, minacciando la capacità di innovazione della Svizzera e mettendo in discussione decisioni popolari recenti. Inoltre, le proposte toccano il meccanismo di perequazione finanziaria nazionale.

La CdC ha espresso preoccupazione per la mancanza di margine di manovra finanziario nei settori dell'università, della formazione professionale e dei trasporti. Queste restrizioni sono viste come problematiche non solo per l'istruzione e i trasporti, ma anche per le pari opportunità e gli obiettivi ambientali.

Particolare attenzione è stata posta sui tagli ai fondi per le infrastrutture ferroviarie e autostradali, nonché sui risparmi nelle misure di protezione contro i rischi naturali. Secondo la CdC, queste riduzioni potrebbero comportare costi aggiuntivi considerevoli per le generazioni future.

La CdC ha chiesto al governo di riconsiderare il pacchetto di risparmi, suggerendo di discutere nuovamente le misure con i Cantoni prima di presentare il messaggio al parlamento. Markus Dieth, presidente della CdC, ha sottolineato che, sebbene sia necessario agire per mantenere le finanze federali equilibrate, i risultati finanziari migliori del previsto richiedono una rivalutazione della necessità e della portata delle economie.

La conferenza ha anche criticato l'idea che i Cantoni possano sostenere i vari oneri, definendo i bilanci cantonali "un'istantanea ingannevole". I Cantoni si trovano ad affrontare sfide finanziarie significative a causa dei cambiamenti demografici, con costi crescenti nei settori della sanità, dell'assistenza e dell'istruzione.

Infine, i Cantoni hanno espresso il loro disappunto per essere stati esclusi dai lavori preparatori, nonostante il loro coinvolgimento diretto. In autunno, avevano manifestato la volontà di collaborare con Berna sulle misure che li riguardano, ma non hanno ricevuto risposta dall'esecutivo. Dieth ha ribadito la necessità di coordinare il pacchetto di sgravi tra i vari livelli dello Stato per migliorare l'efficienza.