nomine

Il ticinese Moor a capo della Società svizzera degli ufficiali

Il 60enne di Cureglia è stato eletto sabato dall’assemblea generale dei delegati nel canton Vaud

Michele Moor
(Ti-Press)

Il ticinese Michele Moor è il nuovo presidente della Società svizzera degli ufficiali (Ssu) per i prossimi tre anni: il 60enne di Cureglia, colonnello di Stato maggiore generale (Smg), è stato eletto oggi dall'assemblea generale dei delegati a Bougy-Villars (VD), dove è intervenuta anche la consigliera federale dimissionaria Viola Amherd, responsabile del Dipartimento federale della difesa.

La carriera

Moor, ingegnere diplomato al Politecnico federale di Zurigo e licenziato in economia all'Università di San Gallo, è già stato presidente della SSU dal 2005 al 2008. Ora subentra al colonnello Dominik Knill, che non si è ricandidato dopo quattro anni di mandato.

La Ssu ha discusso degli attuali sconvolgimenti geopolitici. Un ordine mondiale sempre più multipolare, l'ascesa di Stati autoritari, la brutale guerra in Ucraina: queste sono sfide importanti per la nostra politica di sicurezza e la nostra politica militare, si legge in un comunicato.

Per affrontare queste sfide, è soprattutto necessario ripristinare rapidamente la capacità di difesa del nostro esercito di milizia, ha dichiarato il sostituto capo dell'esercito, il comandante Hans-Peter Walser, davanti ai 170 delegati, ad Amherd e al consigliere di Stato vodese Vassilis Venizelos.

La difesa torna una priorità

La Ssu è lieta di constatare che la capacità di difesa è di nuovo una priorità, continua la nota. Ciò richiede una solida pianificazione e la volontà politica di stanziare le risorse finanziarie necessarie il più rapidamente possibile e a lungo termine.

"Switzerland first" (primato alla Svizzera) non significa "Switzerland alone" (Svizzera sola), viene aggiunto. La cooperazione internazionale rafforza la capacità di difesa indipendente della Svizzera e la rende una partner affidabile. Nel dibattito sulla neutralità e sulla legge federale sul materiale bellico, l'industria elvetica non deve essere esclusa dagli appalti pubblici all'estero.

Destino legato all’Europa

Nel suo discorso, Amherd ha sottolineato l'importanza dell'ordine di sicurezza europeo. "La guerra di aggressione russa ha avuto un impatto significativo sul contesto di sicurezza della Svizzera e gli sconvolgimenti geopolitici hanno recentemente assunto un ritmo preoccupante", ha detto la consigliera federale, secondo il testo scritto della sua allocuzione.

La sicurezza della Svizzera è "indissolubilmente legata a quella dell'Europa", ha sottolineato la consigliera federale del Centro. Per questo motivo, oltre al riarmo dell'esercito, sono stati compiuti intensi sforzi per approfondire la cooperazione in materia di politica di sicurezza con gli Stati europei della Nato e dell'Ue.

Inoltre, la sicurezza non è una questione che riguarda solo il Dipartimento federale della difesa. La situazione attuale ci impone di fare fronte comune, anche nella politica e nella società, ed è per questo che "il tema della sicurezza nella popolazione deve venire messo ancora più in risalto".