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Referendum obbligatorio? ‘Criteri non adempiuti’

“I criteri costituzionali per sottoporre gli accordi al referendum obbligatorio non sono adempiuti”. È quanto pensa – 15 voti a 10 – la Commissione della politica estera del Consiglio nazionale, che ha inviato una lettera in tal senso al Consiglio federale, cui spetta la decisione finale su questo aspetto delicato degli accordi appena conclusi fra la Svizzera e l’Ue. La motivazione: gli accordi non implicano l’adesione della Svizzera a una comunità sopranazionale, come recita l’articolo 140 della Costituzione federale. La maggioranza è giunta a questa conclusione, si legge in una nota diffusa dai Servizi del parlamento, dopo aver sentito il direttore dell’Ufficio federale di giustizia (Ufg), Michael Schöll, che ha presentato l’analisi giuridica svolta dall’Ufg. Una minoranza ha ravvisato invece la necessità di un referendum obbligatorio o, perlomeno, di sottoporre la questione a ulteriori studi. Gli avversari del pacchetto negoziato con Bruxelles, in particolare l’Udc, fanno pressione affinché gli accordi siano sottoposti a referendum obbligatorio, ossia al giudizio di popolo e Cantoni. Affinché i ‘Bilaterali III’ superino lo scoglio del voto, sarebbe quindi necessaria la doppia maggioranza. ATS/RED