trattativa con bruxelles

L’Uss chiede un ulteriore ciclo di negoziati con l’Ue

A pochi giorni dalla prevista conclusione dell’accordo, l'Unione sindacale svizzera ha chiesto a Berna di correggere i ‘significativi peggioramenti’

Sefcovic e Cassis stanno limando gli ultimi dettagli
(Keystone)
15 dicembre 2024
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A pochi giorni dalla prevista conclusione dei negoziati con l'Ue, l'Unione sindacale svizzera (Uss) ha chiesto al Consiglio federale di tenere un ulteriore ciclo di negoziati per correggere i "significativi peggioramenti" nell'ambito della protezione dei salari, che secondo l'Uss saranno da aspettarsi dalle trattative condotte finora.

Ne riferisce oggi la Nzz am Sonntag, citando una lettera redatta dallo stesso sindacato della quale Keystone-Ats possiede una copia. Nella missiva l'Uss sottolinea che "i problemi di protezione dei salari" non sembrano ancora essere stati risolti nei negoziati.

Inoltre - sottolinea lo scritto - non sono garantiti i servizi pubblici, ad esempio nei settori dell'elettricità e delle ferrovie. Questo aspetto deve ancora essere negoziato direttamente dal Consiglio federale in una "tornata finale" di trattative, anche se questi temi potrebbero portare a tensioni tra la Svizzera e l'Ue.

I contenuti della lettera

Nella lettera l'Uss sottolinea che i "problemi di protezione dei salari" riguardano soprattutto il principio del luogo d'origine per quanto riguarda le spese e il blocco delle prestazioni svizzere. Per il sindacato, la Svizzera dovrebbe adottare il principio di origine dal diritto dell'Ue. Per quanto riguarda il blocco dei servizi, questo non è previsto dal diritto comunitario e non è fissato nell'accordo negoziato.


Keystone
Le due bandiere

I negoziati tra la Svizzera e l'Ue sulle future relazioni dovrebbero terminare prima di Natale: a Bruxelles la conclusione è attesa nel corso della prossima settimana, hanno indicato diverse fonti diplomatiche all'agenzia Keystone-Ats.

Il Consiglio federale si riunirà per la prossima seduta ordinaria il 20 dicembre, dopodiché la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si recherà a Berna per incontrare la presidente della Confederazione Viola Amherd e concludere formalmente i negoziati. L'incontro dovrebbe avvenire prima di Natale. Non ci sono stati commenti ufficiali sulla questione.

Ultimo miglio

Il capo del Dfae Ignazio Cassis ha discusso "gli ultimi passi" dei negoziati in corso in una telefonata avuta oggi con il commissario europeo Maros Sefcovic.

La conversazione è stata "preziosa" e ha permesso di fare il punto sui progressi compiuti nei negoziati, ha scritto Cassis su X. In un post separato sulla stessa piattaforma, Sefcovic ha parlato degli "immensi sforzi dei nostri team" che si stanno "impegnando a fondo" per rafforzare le relazioni tra la Svizzera e l'Ue. "Restiamo in contatto", ha concluso Cassis.

I negoziati sono in una "fase delicata", aveva dichiarato venerdì un portavoce della Commissione europea. L'ideale sarebbe concluderli entro la fine dell'anno, ha detto un portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae) su richiesta di Keystone-Ats.

I contenuti rimangono sconosciuti

Recentemente, i media svizzeri hanno riferito che tutte le questioni relative ai negoziati sono state chiarite, ad eccezione del contributo di coesione. Quest'ultimo dovrà essere chiarito a livello politico, cioè tra Cassis e Sefcovic. Diverse fonti hanno confermato questa informazione a Keystone-Ats.

I due massimi rappresentanti politici non hanno specificato se durante la telefonata si sia discusso dell'ammontare del contributo di coesione che la Svizzera versa all'Ue per accedere al mercato unico europeo. Su precisa richiesta, il portavoce di Cassis non ha fornito ulteriori dettagli sul contenuto delle discussioni.

La Svizzera e l'Ue sono in trattativa da quasi nove mesi per ridefinire le loro relazioni future. La conclusione dei negoziati è prevista per la prossima settimana.