Svizzera

Una scossa per salvare l’industria siderurgica elvetica

In elaborazione un pacchetto di aiuti che sarà trattato dalla Commissione federale dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia

In sintesi:
  • Per il salvataggio un’inedita alleanza fra democentristi e socialisti
  • Protagonisti i consiglieri nazionali Christian Imark (Udc) e Roger Nordmann (Ps)
Al lavoro per salvaguardare l’occupazione
(Depositphotos)
17 novembre 2024
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Attraverso un'inedita alleanza fra democentristi e socialisti il mondo politico sembra volersi mobilitare per salvare l'industria siderurgica svizzera: i consiglieri nazionali Christian Imark (Udc) e Roger Nordmann (Ps) stanno elaborando un pacchetto di aiuti che sarà trattato lunedì dalla Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia.

A beneficiare del sostegno sarebbero le aziende Swiss Steel, Stahl Gerlafingen e Novelis, i cui esponenti saranno sentiti dai parlamentari. Considerato che uno dei problemi principali a cui devono far fronte è il costo elevato dell'elettricità la proposta di Imark e Nordmann mira a intervenire sulle costose tariffe per l'utilizzo della rete elettrica: a partire dal primo gennaio 2025 gli stabilimenti sarebbero esentati in modo massiccio da questo balzello.

Lo sgravio sarebbe limitato a quattro anni: la riduzione sarebbe del 50% nel primo anno, del 37,5% nel secondo, del 25% nel terzo e del 12,5% nel quarto. L'idea di fondo è aiutare per poi riaccompagnate delicatamente le imprese verso il mercato.

L'intervento sarebbe massiccio soprattutto per Stahl Gerlafingen: i costi della rete nel 2024 sono ammontati a circa 17 milioni di franchi così che il pacchetto di salvataggio ha una reale possibilità di trovare una maggioranza.