Le verifiche adottate dal Politecnico di Zurigo per prevenire lo spionaggio di tecnologie militari o a doppio uso sono ritenute da alcuni discriminatorie
Il Politecnico federale di Zurigo (Eth) è oggetto di critiche da parte di studenti cinesi in seguito a nuove verifiche introdotte per prevenire lo spionaggio di tecnologie militari o a doppio uso. L'ateneo respinge al mittente le critiche di discriminazione.
Le nuove regole di ammissione per i cicli di studio superiori o di ricerca hanno causato incertezza e critiche tra gli studenti cinesi, scrive oggi il Tages Anzeiger. La settimana scorsa, la piattaforma di notizie Nau.ch aveva già riferito di manifesti anonimi che accusavano l'Eth di comportamento razzista facendo anche paragoni con la dittatura nazista.
In alcuni forum online, studenti cinesi hanno inoltre espresso il timore di non essere più ammessi in futuro all'Eth. In risposta a una richiesta di Keystone-ATS, l'ufficio stampa del Politecnico di Zurigo ha sottolineato che le nuove regole introdotte lo scorso ottobre non sono rivolte direttamente agli studenti cinesi. Le misure non riguardano del resto studenti o ricercatori che già si trovano all'Eth.
Le nuove disposizioni, che rendono necessario un controllo di sicurezza per l'ammissione a un master, a un dottorato o a una cattedra, non fanno altro che mettere nero su bianco i controlli nei confronti di Paesi colpiti da sanzioni decise dall'Onu, dagli Usa o dall'Ue. L'obiettivo è di evitare che ricercatori di questi Paesi possano venire a conoscenza di tecnologie militari o a doppio uso sviluppate all'Eth.