Svizzera

Quasi 300 farmaci costeranno meno da dicembre

L'Ufficio federale della sanità pubblica ha rivalutato i prezzi e prevede un risparmio di 90 milioni di franchi

Immagine di archivio
(Keystone)
31 ottobre 2024
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Da dicembre, alcuni farmaci impiegati per il trattamento delle malattie della pelle nonché di quelle del sistema nervoso e del sangue costeranno di meno. Ciò vale anche per diversi generici.

È quanto risulta dal riesame periodico per il 2024 sui prezzi dei medicinali eseguito dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) che dovrebbero consentire risparmi per 90 milioni di franchi (riduzione in media del 12% del prezzo di quasi 300 medicamenti).

Nel frattempo, il riesame del 2023 ha potuto essere in gran parte concluso. Ne risultano risparmi per almeno 165 milioni, un importo superiore ai 120 milioni stimati lo scorso autunno. Negli ultimi due cicli 2017-2019 e 2020-2022, il riesame è sfociato in economie complessive per 740 milioni.

L’UFSP verifica ogni anno l'efficacia, l'appropriatezza e l'economicità di un terzo dei farmaci che figurano nell'elenco delle specialità, poiché ogni medicamento deve soddisfare questi criteri affinché i suoi costi siano assunti dall'assicurazione obbligatoria delle cure sanitarie.

Nel 2024, per il 55% dei preparati originali sono state stabilite riduzioni di prezzo, mentre per il restante 45% non si è reso necessario alcun adeguamento, poiché, rispetto ad altri medicinali e a quelli degli Stati di riferimento, questi farmaci risultano ancora economicamente convenienti.

Contemporaneamente ai preparati originali sono stati riesaminati generici, medicamenti in co-marketing e biosimilari: per quasi il 70%, il riesame ha comportato una riduzione del costo.

Approvvigionamento

Le difficoltà di approvvigionamento di medicamenti, in aumento in tutto il mondo, interessano anche la Svizzera. Per garantire forniture a prezzi convenienti anche per il 2024, l’UFSP ha nuovamente concesso eccezioni per i farmaci destinati al trattamento del dolore o delle tensioni muscolari dolorose, rinunciando riduzioni di prezzo. Complessivamente, negli ultimi due anni sono state concesse circa 90 eccezioni.

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